Una separazione tra coniugi molto aspra e il tentativo di riallacciare i rapporti tra padree figlia sono al centro dell'ultimo romanzo di Sara Rattaro
Una separazione tra coniugi molto aspra e il tentativo di riallacciare i rapporti tra padree figlia sono al centro dell'ultimo romanzo di Sara RattaroNata e cresciuta a Genova, la scrittrice Sara Rattaro si laurea in Biologia e Scienze della comunicazione: è divenuta famosa nel 2010 quando ha esordito letterariamente con il romanzo Sulla sedia sbagliata, cui sono seguiti l'anno seguente Un uso qualunque di te e quindi Non volare via.
I tre libri l'hanno vista divenire progressivamente un fenomeno di vendite, tanto che le sue opere sono state pubblicate in tutta Europa.
La Rattaro nel frattempo prosegue in parallelo la sua carriera in una grande multinazionale farmaceutica
In questo nuovo sforzo letterario l'autrice si concentra su una questione piuttosto attuale, ovvero quella del divorzio tra coniugi che rischia di compromettere la crescita dei figli.
Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, i bambini vengono affidati alla madre, lasciando il padre a ricucire faticosamente e con grande dolore un rapporto tanto speciale.
È proprio questa la storia che vede protagonista l'adolescente Margherita, che da quando aveva dieci anni – ora ne ha quindici – non rivede più suo padre dopo la fuga di sua madre in Danimarca
Suo padre è vissuto con il suono assordante della sua assenza nel cuore vittima di una compagna che l'ha voluto punire negandogli ogni contatto con la figlia.
Ora Margherita ha tra le mani un biglietto aereo per l'Italia, dove potrà rivedere Francesco ma il ritorno è più complicato del previsto: il rapporto è difficile da ricucire in così poco tempo e lei si sente un'estranea tanto a scuola quanto a casa.
Accompagnata solo dal suo vecchio violino Margherita dovrà ritrovare la forza per riprendere a vivere, assistita silenziosamente dall'amorevole genitore.