Dal 23 settembre 2016 tornano a Milano gli incontri gratuiti di Standupificio per contrastare il disagio causato da disoccupazione e precariato.
Dal 23 settembre 2016 tornano a Milano gli incontri gratuiti di Standupificio per contrastare il disagio causato da disoccupazione e precariato.A Milano, a partire da venerdì 23 settembre 2016, tornano gli ultimi tre incontri di un ciclo iniziato lo scorso maggio, per ridurre il malessere causato dal precariato e dalla difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro.
L’iniziativa Standupificio è organizzata dall’associazione Dentro un quadro, che permette alle persone senza lavoro di incontrare gratuitamente psicologi e psicoterapeuti per superare le proprie difficoltà.
Lo Standupificio si inserisce nel progetto Artepassante, che ha come obiettivo quello di portare la cultura e la psicologica ad un pubblico nuovo e diverso da quello che di solito frequenta i luoghi istituzionali preposti alla fruizione della cultura.
I sei incontri si sono tenuti con cadenza mensile: si è iniziato lo scorso il 13 maggio presso Atelier della Parola nella Stazione Vittoria del Passante Ferroviario di Milano. Sono poi seguiti gli incontri del 10 giugno e dell’8 luglio e ora riprendono gli ultimi tre incontri, quelli del 23 settembre, del 21 ottobre e del 25 novembre
Gli argomenti principali, trattati durante gli incontri, riguardano il lavoro precario e il disagio da disoccupazione che si manifesta spesso con ritiro sociale, ansia, depressione, irritabilità e disturbi psicosomatici.
La perdita del lavoro è uno dei fattori di rischio più comuni che determina il disturbo post-traumatico da stress
Tale disturbo si manifesta con distacco emozionale, fenomeni di rabbia e collera e forme di stordimento emotivo fino all’immobilità e all’inazione.
Standupificio si propone di fornire ai partecipanti un’esperienza personale e relazionale utile, focalizzata sulla valorizzazione delle risorse personali, offrendo strumenti semplici di autoaiuto dotati di fondamento scientifico.
Durante gli incontri i partecipanti sono sempre guidati da uno psicoterapeuta
I percorsi affrontati sono "Change", "Muro di rabbia" e "Perle a catena", tre attività che permettono di mettere a fuoco l’evento della perdita del lavoro e le emozioni ad esso legate, di sviluppare consapevolezza su di sé e sulle proprie emozioni e di individuare il proprio essenziale, cioè ciò che ha un valore autentico per ciascuno.
Foto @www.felicitapubblica.it