Hai ancora tempo fino al 6 aprile per visitare la bellissima mostra fotografica del fotoreporter statunitense Steve McCurry alla Villa Reale di Monza.
Hai ancora tempo fino al 6 aprile per visitare la bellissima mostra fotografica del fotoreporter statunitense Steve McCurry alla Villa Reale di Monza.Il Ritratto di Sharbat Gula è considerata una delle icone assolute della fotografia mondiale e la fotografia più riconosciuta nella storia della rivista National Geographic: a tutti è capitato di vedere l’immagine di questa ragazzina afghana, fotografata nel 1985, in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan.
Fino al 6 aprile si avrà la possibilità di ammirarla insieme ad altri capolavori del fotoreporter statunitense Steve McCurry nella mostra che da ottobre è ospitata nei saloni della Villa Reale di Monza.
Steve McCurry, da più di trent'anni, è una delle voci più rappresentative della fotografia contemporanea: a lui si devono svariate copertine apparse sui giornali internazionali, diversi libri e una serie di mostre personali.
McCurry ha fotografato molti conflitti internazionali come le guerre in Iran-Iraq, Beirut, Cambogia, Filippine, Afghanistan e la Guerra del Golfo concentrandosi soprattutto sulle conseguenze che la guerra imprime sul volto umano oltre che sul paesaggio.
La mostra si declina nei lavori più recenti di Steve McCurry e in una serie di scatti messi a confronto con alcune delle sue immagini più note. Obiettivo dell’esposizione è raccontare, grazie a una ricca documentazione e a una serie di video, l'avventura della sua vita e della sua professione.
Seguendo il fil rouge delle sue passioni il visitatore arriva a cogliere la sua tecnica e il modo di conquistare la fiducia delle persone che fotografa perché, come spiega lo stesso McCurry:"Ho imparato a essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te".
La sede espositiva della mostra è il secondo piano nobile della Villa Reale di Monza: l’originale allestimento è stato progettato da Peter Bottazzi in modo tale da accompagnare il visitatore nel mondo di McCurry stabilendo al contempo un dialogo con gli spazi monumentali della Villa Reale restaurata di recente.
Foto Ragazza afgana di Steve McCurry (www.flickr.com)