Carri mastodontici e satira politica al Carnevale di Viareggio: le origini e le tradizioni della manifestazione carnevalesca più folle e irriverente d’Italia.
Carri mastodontici e satira politica al Carnevale di Viareggio: le origini e le tradizioni della manifestazione carnevalesca più folle e irriverente d’Italia.Tre colpi di cannone e a Viareggio esplode la festa! Sono il segno dell’inizio del Carnevale, la festa più vivace e colorata di questo splendido angolo di Versilia. Centinaia di migliaia di visitatori accorrono da tutto il mondo per ammirare gli stupefacenti carri allegorici costruiti dagli abili artisti-artigiani viareggini con la cartapesta o, meglio, con la carta a calco: una tecnica inventata e messa a punto proprio in occasione del Carnevale di Viareggio nel lontano 1925 e che prevede l’uso di modelli in creta, calchi in gesso, carta di giornale e colla fatta di acqua e farina per costruire strutture semoventi, leggere, colorate e sempre più gigantesche, che garantiscono uno spettacolo scenografico davvero senza pari.
Ma quali sono le origini di questa festa così curiosa?
A quanto raccontano i viareggini tutto nacque quasi per scherzo da un’idea balzata in mente ai giovani buontemponi della Viareggio bene che frequentavano il caffè del Casinò, che nel Martedì Grasso del 1873 decisero di far sfilare le loro carrozze addobbate a festa per tutta la via Regia. Anno dopo anno le manifestazione, così come i carri che la caratterizzavano, si è ingrandita sempre di più, tanto da guadagnarsi un inno e due maschere ufficiali, l’irriverente Burlamacco e la bella Ondina, che accompagnano i corsi mascherati sui Viali a mare.