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100 anni dopo, tra rifugi e trincee

Ogni angolo delle Alpi nordorientali offre escursioni di straordinaria bellezza per conoscere e rivivere la storia importante della Grande Guerra.

Ogni angolo delle Alpi nordorientali offre escursioni di straordinaria bellezza per conoscere e rivivere la storia importante della Grande Guerra.

Sono trascorsi 100 anni dall’inizio della prima guerra mondiale per l’Italia ma le tracce di questo terribile e sanguinoso conflitto sono ancora visibili e marcano il territorio lungo i confini nordorientali del nostro Paese. Con l’arrivo della bella stagione i luoghi e i percorsi legati alla Grande Guerra sono ancora di più a portata di mano; può essere molto interessante e coinvolgente rivedere e ripercorrere trincee e sentieri che furono teatro del conflitto.

Le possibilità di conoscere da vicino la guerra sono numerose e diverse: dai musei alle escursioni lungo trincee e gallerie, fino ai sacrari

Gli itinerari sono sempre l’occasione per immergersi nelle bellezze della montagna, con panorami mozzafiato. La via dei Pionieri (Pionerweg) si snoda sullo scenario di guglie dolomitiche e conduce al Monte Piana (o Monte Piano): siamo tra Cortina d’Ampezzo e la val Pusteria, raggiungendo i 2305 metri di altitudine. La partenza avviene a Landro e da lì si percorre la mulattiera realizzata dagli austriaci prima del 1915. Una volta raggiunta la vetta si trova la croce di Dobbiaco; proseguendo per la Forcella dei Castrati si raggiunge la Piramide Carducci (2318 m). Il Museo all’Aperto del Monte Piana permette di visitare trincee, camminamenti e resti di baracche che sono stati restaurati. A valle si trova invece il Museo interattivo della Grande Guerra a Dobbiaco

 
L’Adamello, tra Lombardia e Trentino, fu teatro della cosiddetta Guerra Bianca, dove si svolsero aspri combattimenti fra i ghiacci per mantenere le posizioni. Un itinerario interessante parte dal passo del Tonale (1880 m di quota) e raggiunge i laghetti di Strino (2590 m). Qui, oltre ai ruderi delle fortificazioni, sono ancora ben individuabili le profonde buche scavate dalle bombe. Lungo la salita si notano le rovine di una fortino austriaco (Werk Tonale-Forte Zaccarana), che l’esercito italiano riuscì a distruggere nelle prime fasi della guerra.
 
Per gli esperti escursionisti ecco invece la leggendaria Strada delle Gallerie: siamo sul monte Pasubio, in Veneto. Il percorso, veramente particolare, si snoda dai circa 1200 metri di quota e raggiunge i 1920 m. Come dice il nome, si tratta di un sentiero che passa attraverso 52 gallerie, che furono scavate dai soldati italiani allo scopo di poter raggiungere la vetta della montagna senza essere colpiti dalle mitragliatrici austriache. Le gallerie non sono illuminate e spesso hanno una notevole pendenza; la partenza avviene a colle Xomo (a circa 1000 metri di altitudine), poi in mezzora si raggiunge l’inizio vero e proprio del percorso, a Bocchetta Campiglia: la prima galleria si apre con un portale del 1917.