Sulla strada del cavaliere errante e del suo fedele servo Sancho Panza, nel cuore brullo e affascinante del territorio spagnolo.
Sulla strada del cavaliere errante e del suo fedele servo Sancho Panza, nel cuore brullo e affascinante del territorio spagnolo.Un viaggio alla scoperta dell’interno della Spagna potrebbe seguire le orme di uno dei suoi personaggi fantastici più famosi, don Chisciotte della Mancia. E proprio la regione della Castiglia-La Mancia merita di essere percorsa e scoperta per la bellezza singolare dei suoi paesaggi, spesso solitari e battuti dal vento.
Sono trascorsi 400 anni dalla pubblicazione della seconda parte del Don Chisciotte (la prima era uscita 10 anni prima, nel 1605) e ancora il romanzo attrae con la sua storia, tanto che la regione spagnola, teatro delle imprese dello sgangherato eroe, richiama molti turisti da ogni parte d’Europa. Tutti più o meno conoscono la vicenda del personaggio narrato da Cervantes: il nobiluomo Alonso Chisciano, innamorato non corrisposto della giovane contadina Aldonza, perde il senno per amore. Diventa così il prode don Chisciotte, in cerca di imprese gloriose in compagnia del fedele Sancho Panza, per conquistare la bella Dulcinea.
Gli itinerari possono essere diversi e di varia lunghezza, modulabili a seconda del tempo che si vuole dedicare al giro, da effettuarsi rigorosamente in automobile.
Un buon punto di partenza è Puerto Lápice, piccolo paese dove don Chisciotte, cavaliere errante, trovò la sua prima locanda. Dulcinea abitava a El Toboso: nel silenzioso paesino si può visitare la casa, con la camera, la cucina e il giardino. Qui ha sede il Centro Cervantino, dove si conservano circa 300 edizioni del romanzo di varie epoche e traduzioni in 40 lingue.
Di mulini a vento se ne incontrano parecchi, isolati lungo la strada o raggruppati: a Mota del Cuervo, a Campo de Criptana, a Belmonte, dove spicca anche un bellissimo castello dalle torri cilindriche. Anche a Consuegra ci sono mulini: il castello appartenuto all’ordine dei Cavalieri Templari, ben conservato, è visitabile. Da non dimenticare l’acquisto delle buonissime caciotte, prodotto tipico della regione.
Fantasia e ipotesi si mescolano continuamente, in questo viaggio: ad Argamasilla de Alba, per esempio, si dice che in un’antica cantina sia stato prigioniero lo stesso Cervantes; la grotta di Montesinos è il luogo in cui don Chisciotte entrò, raccontando poi di avervi avuto visioni spaventose. Eppure non esistono neanche prove che Cervantes abbia visto o soggiornato nella regione.
In ogni caso il luogo merita un viaggio: nessuno può resistere al fascino di questa terra sconfinata, solitaria, dove le sagome onnipresenti dei due eroi sembrano animarsi e precederci lungo la strada, incontro ai mulini a vento.