Gioiello rinascimentale della città di Milano, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, insieme al Cenacolo di Leonardo da Vinci, attrae ogni anno moltissimi visitatori.
Gioiello rinascimentale della città di Milano, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, insieme al Cenacolo di Leonardo da Vinci, attrae ogni anno moltissimi visitatori.Santa Maria delle Grazie, dichiarata nel 1980 patrimonio dell'umanità dall'Unesco, con l'affresco del Cenacolo di Leonardo da Vinci, rappresenta il grande gioiello rinascimentale della città di Milano.
Costruita nella seconda metà del Quattrocento per volere di Francesco Sforza, Santa Maria delle Grazie presenta un convento con tre chiostri, la Sagrestia Vecchia, le sette cappelle su ognuno dei due lati e il refettorio con la celebre opera leonardesca.
I lavori progettati e guidati da Guiniforte Solari ebbero inizio nel 1463, ma in seguito vennero apportate delle modifiche attribuite al Bramante, che comportarono un significativo ampliamento della struttura.
Ludovico il Moro volle che Santa Maria delle Grazie divenisse un mausoleo per la propria famiglia e anche i più importanti casati milanesi chiesero il patrocinio delle cappelle laterali per poterle utilizzare come luogo di sepoltura per i propri membri familiari. Ecco perché le cappelle presentano affreschi eseguiti dai più importanti artisti dell'epoca come Antonello da Messina e Gaudenzio Ferrari.
Il convento è articolato attorno a tre chioschi, il più famoso dei quali è il Chiostro delle rane, o Chiostro piccolo, che prende il nome delle rane in bronzo che adornano la fontana posta al centro.
La rettangolare sala del refettorio ospita sulla parete di sinistra la Crocefissione di Donato Montorfano e su quella di destra l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
L’enorme dipinto parietale, realizzato a tempera grassa su intonaco tra il 1494 e il 1498, è rimasto miracolosamente intatto nonostante i bombardamenti del 1943, durante la seconda guerra mondiale, protetto da una piccola porzione di tetto e da una difesa di sacchi di sabbia.
Ogni anno turisti da tutto il mondo vengono a Milano proprio per ammirare il capolavoro leonardesco ma, data l’enorme fragilità dell’opera, è possibile visitarla solo previa prenotazione.
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