Atelier 1900: boutique, sartoria e museo della moda nel capoluogo pugliese
Atelier 1900: boutique, sartoria e museo della moda nel capoluogo puglieseUn celebre aforisma di Oscar Wilde, maître à penser della filosofia del dandy, riporta: ‘O si è un’opera d’arte, o la si indossa’. E come potremmo definire gli abiti e gli accessori da sogno in esposizione all’Atelier 1900 di Bari se non come ‘opere d’arte’?
Nato nel 2009 da un’idea creativa di due giovani stylist e modellisti, oltreché studiosi di moda e arte, Luciano Lapadula e Vito Antonio Lerario, Atelier 1900 risultò il progetto vincitore del concorso Principi Attivi, bandito dalla Regione Puglia per favorire la partecipazione dei giovani alla vita attiva e allo sviluppo del loro territorio, e aprì i battenti in via Garruba, strada del centro di Bari a pochi passi dalla stazione e dall’Università.
In quattro anni d’attività, questo atelier è diventato non solo un luogo di grande interesse per le donne di tutte le età, ma anche uno dei centri più importanti della moda del capoluogo pugliese, tanto da essere annoverato tra i posti più esclusivi dalla City Guide 2012 di Louis Vuitton dedicata alle città italiane di Bari, Milano, Napoli e Roma.
Strutturato su due piani, Atelier 1900 permette di fare un vero e proprio tuffo nel passato, comprendendo capi di abbigliamento, accessori, complementi d’arredo, libri, riviste e documenti, che attraversano oltre duecento anni di Storia, dalla fine del 1700 ai primi anni 2000, prestando, però, una particolare attenzione al secolo scorso.
Le grandi firme presenti all’interno dell’atelier sono numerosissime: Jean Patou, Jean Desses, Jacques Fath, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Chanel, Elsa Schiaparelli, Madeleine Vionnet, Biki, Simonetta, Fabiani, Sorelle Fontana, Fercioni, De Luca, Coen, Sorelle Rossaro, Maria Antonelli, Lanvin, Givenchy, Gianni Versace e tanti altri ancora.
La collezione museale occupa una parte del piano superiore e comprende capi d’abbigliamento prestigiosi e autentici che hanno fatto la storia della moda italiana e internazionale; questi abiti sono la palpabile espressione del tempo in cui si andavano affermando e il loro accostamento permette al visitatore di osservare l’evoluzione e i cambiamenti dell’abbigliamento con il mutare delle epoche, offrendo un’interessante quadro dei movimenti culturali e delle ideologie dei diversi periodi storici.
La collezione proposta è vastissima e i capi provengono dai luoghi più disparati; la maggior parte dei pezzi, infatti, sono stati scovati e comprati da collezionisti dell’America e della Francia, dove la cultura del retró è più affermata, mentre una decina sono stati acquistati da una signora pugliese molto particolare e anticonformista che fu la prima donna a guidare e a divorziare a Bari.
Molti di questi abiti, nel corso degli anni, sono stati noleggiati da compagnie teatrali e televisive per la realizzazione di spettacoli, film e programmi tv, hanno vestito artisti musicali nei video delle loro canzoni, per esempio i Baustellenel video musicale Le Rane girato proprio in Puglia nel 2010, oppure sono stati prestati a musei per l’allestimento di mostre di vario genere.
In questo angolo di arte e sogno senza tempo, ormai punto di riferimento del Mezzogiorno nel campo del vintage, trovano posto, inoltre, una sartoria, al piano inferiore, nella quale vengono ideati e creati abiti e accessori unici ed esclusivi, anche su misura, attraverso il riuso di materiali, stoffe e abiti d’epoca, e una boutiquedi capi e accessori eleganti e raffinati, soprattutto retrò, acquistabili e noleggiabili da chiunque a prezzi molto competitivi.
Infine, Atelier 1900 è organizzatore e promotore di mostre ed eventi di altissimo rilievo nell’ambito della cultura e della storia del costume, nell’ultimo dei quali, intitolato The code of the cave landscape e tenutosi a Matera nel novembre 2013 con il patrocinio dell’UNESCO, uno dei due creatori dell’azienda barese, Luciano Lapadula, ha tenuto un discorso riguardo all’origine della moda nella società primitiva, mettendo il luce il lavoro di ricerca in campo antropologico e semiotico, oltre che in quello di storia della moda, che rende Atelier 1900 così affascinante.