Verona, la meta più romantica
Verona, la meta più romanticaVerona è famosa in tutto il mondo grazie alla storia d’amore più romantica di sempre: quella di Romeo e Giulietta. Il grande William Shakespeare scelse, infatti, la città come ambientazione della sua tragedia.
La città è patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 2000,il suo centro storico è un vero capolavoro dell’architettura medievale e rinascimentale. La famiglia che rese grande la città fu quella degli Scaligeri che dominarono Verona tra i secoli XIII e XIV; fu proprio questo il periodo in cui Shakespeare ambientò la storia dei due giovani innamorati appartenenti alle famiglie rivali dei Capuleti e dei Montecchi.
La prima piazza che s’incontra arrivando dalla stazione o dall’autostrada è piazza Brà. Qui si affaccia il monumento simbolo della città stessa, l’Arena, edificio romano del I secolo d.C., oggi sede di concerti, spettacoli e rappresentazioni: proprio in questo periodo si festeggiano i 100 anni di opera all’Arena. Un tempo era costruita fuori dalle mura, si tenevano combattimenti di gladiatori e manifestazioni popolari, in epoca medievale anche giostre e tornei.
Proseguendo in via Anfiteatro si arriva fino a via Cappello, una delle strade più famose e battute della città dove si trova la casa di Giulietta, in stile gotico. Entrando nel cortile si vede il caratteristico balcone dove si sarebbe arrampicato Romeo e una statua in bronzo della giovane; oggi gli interni ospitano mostre o esposizioni temporanee.
Nella chiesa di San Francesco al Corso è conservato il sarcofago che secondo la leggenda custodisce il corpo della fanciulla. Nello stesso complesso è ospitato il Museo degli Affreschi che raccoglie alcuni affreschi provenienti dalle pareti di edifici religiosi e civili veronesi.
In centro, nelle vicinanze di Piazza dei Signori, incontriamo le Arche Scaligere: in stile gotico, hanno la forma di edicola e sono decorate con le statue dei defunti. Sono le tombe dei signori di Verona, Cangrande, Mastino II, Cansignorio, raffigurati come se disputassero un torneo; cavalli, uomini, armature e stoffe sono resi con grande realismo.
In zona si trova un altro luogo shakespeariano: la casa di Romeo. Si tratta di un edificio medievale abitato da privati, per questo non visitabile, che espone sulla facciata una scritta a ricordo della storia tra i due innamorati.
Il centro storico è delimitato dalle mura scaligere costruite da Cangrande I della Scala. Porta Borsari e porta dei Leoni erano i due accessi principali alla città romana e risalgono anch’essi al I secolo d.C. Porta Borsari, in pietra bianca decorata con archi, aperture e arcate, si affaccia su quella che era la strada principale della città, il decumano massimo; la porta deve il suo nome alla funzione che ha mantenuto nel corso dei secoli, ovvero l’esazione dei dazi per il vescovo da parte dei bursarii. Della porta dei Leoni oggi ne resta solo la metà, ma è però tra i reperti più raffinati.
In città si possono ammirare interessanti architetture, soprattutto edifici religiosi costruiti nel periodo che va dal VII al XII secolo: il Duomo di Verona, in stile romanico, con il chiostro, che conserva alcuni mosaici della precedente chiesa paleocristiana, l’abbazia di san Zeno Maggiore, la chiesa di San Giovanni in Valle, la chiesa di Santo Stefano, quella di San Lorenzo e quella di San Fermo Maggiore. Sono di epoca rinascimentale, XV e XVI secolo, le chiese di Santa Maria in Organo, San Tommaso e San Bernardino, e i palazzi Canossa, Pompei, Bevilacqua e Giusti. Risalgono invece all’Ottocento il castello di San Pietro e la caserma di Santa Marta.
Da non perdere una visita a Castelvecchio, la grande residenza della famiglia fatta costruire da Cangrande II; è uno straordinario edificio che riunisce in sé l’aspetto marziale dei castelli nordici e l’eleganza gotica. Al suo interno ha sede il Museo civico d’arte che raccoglie stampe, monete, sculture e dipinti di epoca medievale. Il castello è collegato all’altra sponda del fiume, dove si trova l’Arsenale, dal ponte scaligero, in parte danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma poi ricostruito con i materiali originali ritrovati nel fiume. Ponte Pietra è l’altro collegamento che unisce le due sponde della città. Ha origini romane, e da qui comincia la passeggiata per il Lungadige che conduce al complesso di san Giorgio in Braida.