In Toscana sulle colline di Leonardo
In Toscana sulle colline di LeonardoLa strada del Vino e dell’Olio del Montalbano è un percorso che accompagna il visitatore ad assaporare i gusti della Toscana settentrionale: qui si possono gustare prodotti della tradizione agricola, piatti prelibati, vino e olio di qualità circondati da uno scenario naturale tra i più belli d’Italia.
L’itinerario proposto tocca le province di Pistoia, Prato e Firenze, parte da San Baronto e muove verso Vinci, raggiunge Carmignano e attraversa il verde e l’azzurro di Papiano, Porciano, Fornello, Tigliano, ma tocca anche Capraia e Limite, Lamporecchio, Cerreto e Guidi.
Questo è lo stesso paesaggio che secoli fa incantò Leonardo, originario appunto di Vinci. Ce lo testimoniano i soggetti dei suoi primi disegni, che raffigurano colline, corsi d’acqua, tradizioni antiche, vigneti e piantagioni di ulivo. Tali scenari influenzarono la sensibilità del genio, la sua formazione, nonché la sua creatività.
È una strada che permette di godere della dolcezza del paesaggio toscano. I rilievi di questa parte di appennino tosco-emiliano che è il Montalbano, infatti, sono dolci e arrotondati, le vette più alte non superano i 600 metri; sono ricoperti di boschi, vigneti, oliveti e zone coltivate tra ville cinquecentesche, necropoli, chiese e pievi.
Tra i vini prodotti nel Montalbano dobbiamo citare il Chianti Montalbano DOCG, vino di ottima qualità conosciuto sin dal Duecento; è il simbolo della toscana da bere, si compone di uve Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano toscano, Malvasia del Chianti. Ha un colore rosso rubino, un sapore con aroma di vaniglia e mandorla. Si abbina con carni e cacciagione, formaggi tipici e piatti a base di legumi. L’altro rosso della zona è il Carmignano DOCG. La sua peculiarità è data dalla presenza di uve Cabernet che ne accentuano l’eleganza. Ha un sapore floreale che ben si sposa con piatti di carne, arrosti, cacciagione e pollame. Questa è inoltre la zona di produzione del Barco Reale DOC, che prende il nome da un’antica proprietà medicea.
Oltre al vino, il Montalbano offre l’olio extra vergine di oliva Toscano IGP Montalbano. Si tratta di un olio prodotto da piante più piccole rispetto alla media di quelle del meridione; è un olio dalla bassa acidità e dal sapore fruttato.
Olio e vino sono un ottimo accompagnamento per gli altri prodotti locali: l’agricoltura biologica vanta la produzione di miele, carciofi, asparagi, melanzane, fichi, castagne; tra i piatti troviamo il famoso pane toscano DOP, la ribollita, la pappa al pomodoro, l’acquacotta e la minestra di cavolo, il prosciutto toscano DOP; la zona offre inoltre una vasta produzione di salumi e formaggi. Tra i dolci sono da ricordare i Brigidini di Lamporecchio, al gusto di anice, i berlingozzi e i cantuccini, tutti possibilmente accompagnati da un ottimo Vin Santo.
La zona è ricca di musei, ovviamente non mancano quelli dedicati a Leonardo come il ‘museo Leonardiano’ e il ‘museo ideale da Vinci’ allestito nelle cantine del castello di Vinci. A Carmignano ha sede il Museo della Vite e del Vino, un vero e proprio tuffo indietro nel tempo con lo scopo di promuovere la produzione locale.
Ma ci sono anche strutture dedicate alle raccolte archeologiche e storiche, che di certo non mancano in tutta l’area attraversata dalla strada; si parte da quelle antiche degli Etruschi fino ad arrivare a quelle medicee moderne; è il caso di Artimino, dove si trovano le necropoli dell’VIII e VII secolo a.C. con l’annesso museo Archeologico comunale allestito presso la villa medicea ‘La Ferdinanda’.
Se si è interessati al paesaggio leonardesco, tutta la zona circostante si presta a escursioni e passeggiate. Nella frazione Poggio alla Malva di Carmignano, una porta in pietra segna quello che un tempo era l’ingresso al Barco Reale. Questa fu la prima riserva naturale locale, delimitata da un muro di pietra per proteggere quella che un tempo era la tenuta di caccia dei Medici. Altro esempio di architettura paesaggistica è la riserva naturale Padule di Fucecchio. Merita una sosta la lecceta di Pietramarina, nota per la grandiosità dei suoi lecci con diametri che raggiungono anche 1,5 metri.