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Un olio forte e gentile

La strada dell'olio abruzzese

La strada dell'olio abruzzese

L’Abruzzo è stato definito come un territorio ‘forte e gentile’, espressione che si riferisce alla sua peculiare conformazione paesaggistica: gli aspri rilievi montuosi, ricoperti dalle foreste del parco della Maiella, si trasformano in dolci colline che degradano in pianure fertili fino ad arrivare alla frequentata costa adriatica. In questo ambiente così vario e ricco di contrasti si snodano le strade dell’olio abruzzesi che accompagnano il turista alla scoperta di sapori e profumi che arrivano dal mare e si mescolano con gli odori dei campi e dei rilievi dell’entroterra; tra le province di Teramo, Pescara e Chieti troviamo la produzione di 3 oli extravergine di altissima qualità: l’olio Pretuziano Dop, l’olio Aprutino Dop e Colline teatine Dop. I prodotti, di colore giallo-verdognolo, hanno un odore fruttato e un sapore di media intensità, con lieve sensazione di amaro e piccante.

L’area della Dop Pretuziano si trova interamente nella zona collinare della provincia di Teramo. Il territorio teramano è noto per essere un’area di produzione di eccellente olio d’oliva sin dall’epoca dei Pretuzi (III secolo a.C.), dai quali prendi il nome - antica popolazione italica autoctona, che viveva in zona prima dell’arrivo dei romani e della loro dominazione; questo ci attesta l’antichità di questa attività, che nei secoli è diventata una vera e propria arte. È prodotto al 75% con olive della varietà Leccino, Frantoio e Dritta, mentre il 25% è costituito da altre varietà locali minori quali il Tortiglione, la Carboncella e la Castiglionese. È un olio che ben si abbina con primi piatti, piatti di carne, legumi, verdure bollite e insalate.

L’olio Dop Aprutino pescarese si produce in provincia di Pescara e va dalla zona Vestina di Loreto Aprutino, Moscufo e Pianella fino a quella di Tocco da Casauria, verso le gole di Popoli e il Morrone. La provincia di Pescara è stata una delle prime in Italia a ricevere il riconoscimento della Dop, prodotto extravergine pregiato. L’olio porta il nome della zona Aprutium o Aprutina. Qui il clima è mite e particolarmente favorevole alla produzione di un olio di altissima qualità, grazie al perfetto equilibrio tra esposizione a venti e umidità. La raccolta delle olive deve avvenire tra il 20 ottobre e il 10 dicembre, i tempi di lavorazione non devono superare le 72 ore. L’Aprutino ben si sposa con piatti a base di pesce e non può mancare in abbinamento a un piatto locale, ovvero la ‘zuppa alla pescarese’ che ha tra gli ingredienti diverse varietà di pesce, pomodoro fresco, aglio, peperoncino, prezzemolo, accompagnato da alcune fette di pane.

L’itinerario pescarese ci conduce nel triangolo d’oro dell’olio formato da tre città: Moscufo, antico borgo fortificato, che conserva ancora diversi frantoi tradizionali; l’olio è inoltre protagonista d’estate di una festa con degustazioni, spettacoli, convegni e corsi, sia teorici sia pratici, dedicati ai frutti dell’olivo. Si prosegue verso Pianella, centro di produzione agricola, famosa per la ‘Dritta’, una varietà di olive dalla maturazione precoce. Si continua verso Loreto Aprutino, che chiude il triangolo, per visitare il Museo dell’Olio ospitato nel Castelletto Amorotti. Qui è conservato uno dei primi frantoi di Loreto, ma anche macchinari, torchi, molazze e presse tradizionali. L’olio extravergine d’oliva Dop viene prodotto dalla varietà di olive Dritta nell’area Vestina, Toccolana nell’area Casauriense, e Leccino.

L’area della Dop Colline teatine è compresa nella provincia di Chieti tra Francavilla al Mare e San Salvo, lungo la costa, fino a Pretoro, Casoli e Lama dei Peligni. La produzione di olio è antica, risale al II secolo d.C. L’itinerario che attraversa la valle Peligna passa per Raiano, paese famoso per la produzione di olio, vino e ciliegie, alle quali ogni anno viene dedicata una sagra. La Dop si compone del 50% di olive del Gentile di Chieti, 40% Leccino e il restante 10% di varietà locali. Esistono due varianti dell’olio, il ‘Frentano’ e il ‘Vastese’. Caratterizzato da un sapore fruttato a bassa acidità, si abbina a piatti a base di pesce, legumi e verdure.

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