Una straordinaria villa romana a pochi chilometri da Enna
Una straordinaria villa romana a pochi chilometri da EnnaI PIÙ BELLI D’ITALIA
I mosaici di Piazza Armerina
Una straordinaria villa romana a pochi chilometri da Enna
Quando il turista visita la villa del Casale di Piazza Armerina deve stare bene attento a dove mette i piedi: il pericolo non è tanto quello di inciampare, ma di perdersi il meglio da vedere. La villa, infatti, oltre a essere tra le residenze romane più grandi e lussuose, è famosa per i suoi mosaici pavimentali.
Questi hanno un elevatissimo valore artistico e soprattutto documentario: le scene sono testimoni straordinari dei costumi e delle usanze romane, ma anche delle influenze artistiche e culturali del tardo Impero romano. Ognuno di essi è un racconto illustrato, una vera e propria opera d’arte.
Una prima costruzione dell’edificio terminò nel III secolo; distrutta in seguito da un terremoto, la residenza venne riedificata verso la fine del secolo successivo; durante il Medioevo, però, fu seppellita da un’alluvione e venne riscoperta solo tra il 1929 e il 1954. Dal 1997 la villa e i suoi mosaici sono parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Il lusso delle decorazioni, però, non ci dice molto sul proprietario, di cui tutt’ora si ignora l’identità; sicuramente la villa fu residenza di un personaggio ricco e potente, forse un latifondista che qualcuno identifica con Massimiano, generale di Diocleziano, o con suo figlio Massenzio.
La villa del Casale si estende per oltre 4000 mq, è costruita su una delle colline di Piazza Armerina su quattro livelli disposti a terrazze. La residenza si compone di circa 50 stanze, la maggior parte decorate con splendidi mosaici che coprono una superficie di circa 3500 mq. Per non rovinare queste straordinarie opere d’arte, la visita è oggi organizzata su passerelle, che permettono di vedere i pavimenti senza però calpestarli o rovinarli.
Il sito archeologico è caratterizzato da un ingresso monumentale ed è suddiviso in tre settori: la zona termale, con i classici frigidarium, tepidarium e calidarium, palestra e piscina; la seconda zona si sviluppa intorno al peristilio porticato che conduce all’area dedicata agli appartamenti privati e alla foresteria; da qui inizia il corridoio della Grande Caccia, così chiamato per via della splendida raffigurazione di una magnifica scena di caccia, che conduce alla Basilica, il salone di rappresentanza; la terza parte è costituita dal triclinio con il cortile colonnato destinato ai banchetti e ai ricevimenti.
La vera attrazione della villa però sono i mosaici che accompagnano il turista in un viaggio alla scoperta di paesaggi esotici, costumi e quotidianità antichissime, che creano in ogni ambiente un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. Dai soggetti e dallo stile artistico dei mosaici si deduce che furono realizzati da artisti orientali, provenienti dall’Africa; lo stile si riallaccia all’arte musiva africana, in particolare della Mauritania, ma le raffigurazioni sono di chiara impronta romana: le scene si distinguono tra soggetti mitologici e rappresentazioni di scene della vita quotidiana romana.
I più famosi sono quello già citato della Grande Caccia e quello della Sala delle dieci ragazze: si passa dalla scena dinamica della cattura di animali feroci destinati ai giochi dell’anfiteatro, sullo sfondo di uno straordinario paesaggio africano, alla raffigurazione di dieci fanciulle in ‘bikini’ impegnate in esercizi ginnici e gare atletiche. Tra le scene della vita quotidiana, oltre alle ginnaste, vediamo anche donne e bambine che intrecciano ghirlande e scene di vendemmia e pesca; tra queste ricordiamo quello degli Eroti pescatori che rappresenta due amorini su una barca, immagine resa con estrema precisione e ricchezza di particolari, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente subacqueo e gli animali marini.
Il peristilio è decorato con teste di animali ornate da corone di alloro; diffusi un po’ ovunque vediamo motivi floreali e geometrici. I principali soggetti mitologici, invece, sono Arione che suona la lira sul dorso di un delfino, Ulisse e Polifemo, scene delle fatiche del mitico Ercole e molti altri. I quartieri delle terme sono decorati con scene di gare circensi, altre con figure marine, tritoni e nereidi.