La residenza dell'imperatore alle porte di Roma: Villa Adriana, un edificio intriso di storia e di arte.
La residenza dell'imperatore alle porte di Roma: Villa Adriana, un edificio intriso di storia e di arte.Villa Adriana fu la residenza fatta costruire dall’imperatore Adriano, nel II secolo d.C.; il complesso stile architettonico della villa è in realtà una vera e propria città che si estende per oltre 120 ettari; fu progettata in modo da rispecchiare appieno i gusti dell’imperatore stesso, la sua cultura e i suoi numerosi viaggi in Grecia e in Egitto.
Dal 1999 la residenza di Tivoli è iscritta alla lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO: situata a pochi chilometri dalla capitale, è tra le più importanti ville romane imperiali che si sono conservate.
Passeggiando all’interno del sito archeologico alle pendici dei monti Tiburtini, nel cuore dell’impero romano, il visitatore non può non restare colpito dagli elementi decorativi in stile orientaleggiante: ne è un esempio il Pecile, portico destinato alle passeggiate dell’Imperatore, dalla forma quadrata con al centro una grande vasca, che si ispira chiaramente allo Stoà Poikile, il portico dipinto dell’agorà di Atene.
Un altro esplicito riferimento esotico è la struttura del Canopo, vasca che presenta diverse analogie con il canale del Nilo che collegava Canopo ad Alessandria d’Egitto; le somiglianze si esprimono, oltre che nella forma del canale, anche nelle decorazioni con animali esotici. Figure orientaleggianti erano sparpagliate un po’ per tutto il sito: una sfinge dalle notevoli dimensioni, immagini di Iside, incisioni geroglifiche, vasi e statue legate al culto egizio, oggi conservate nei musei di tutto il mondo.
Essendo dimora dell’imperatore, la villa aveva anche degli elementi difensivi, non mancavano, infatti, coloro che attentavano alla vita del sovrano: per questo la residenza era circondata da alte mura che ne segnavano il perimetro. L’insediamento di Tivoli è suddiviso in quattro diverse zone tra loro collegate da passaggi sotterranei, destinati all’uso del personale di servizio. La villa ospitava al suo interno numerosi e diversi edifici quali il Palazzo imperiale, il ninfeo, ma anche templi, piscine, palestre, terme, biblioteche e caserme.
Il ninfeo, conosciuto anche come il Teatro marittimo, forse l’edificio più caratteristico, è circondato da un porticato dalla forma circolare; due ponti mobili in legno collegavano quest’ultimo all’isola centrale, che conteneva a sua volta un giardino con fontane e al centro un’altra isola.
Il cuore della villa è costituito dal Palazzo imperiale, suddiviso in due costruzioni su più piani destinati alla biblioteca latina e alla biblioteca greca.
Tra gli edifici residenziali il più grande è sicuramente quello delle Cento Camerette, ovvero circa 160 stanze utilizzate soprattutto come alloggi o magazzini. Tra gli edifici nobili si conservano il Tempietto di Venere, la Piazza d’Oro, la Sala dei Filosofi e l’Edificio con tre esedre.
La villa vantava ben due complessi termali, le Grandi terme e le Piccole terme, la zona era già allora conosciuta per la presenza di sorgenti di acqua sulfurea. È qui che si conservano alcuni tra i mosaici più belli.
I reperti ci fanno immaginare le bellissime e sfarzose decorazioni che caratterizzavano la villa, con mosaici, specchi d’acqua, statue e marmi di pregio. Purtroppo il visitatore di oggi non può godere della bellezza delle decorazioni: durante il Medioevo il sito venne utilizzato come cava di materiali e privato quindi di moltissimi elementi decorativi, soprattutto dei marmi. La maggior parte della pavimentazione era realizzata in opus sectile, che si distingue oltre che dal color porpora, il colore dell’imperatore, anche dall’utilizzo di materiali preziosi.
I reperti della villa, tra i quali moltissime statue, sono disseminati tra il Museo Archeologico di Villa Adriana e diversi musei europei tra Roma, Londra, Berlino, Madrid e molti altri.