Il Parco Nazionale dell'Aspromonte: tra identità e biodiversità
Il Parco Nazionale dell'Aspromonte: tra identità e biodiversitàIl Parco nazionale dell’Aspromonte è un luogo dove convivono una natura spettacolare e una forte identità culturale legata al territorio.
Il parco è stato istituito nel 1989 e comprende circa 64.544 ettari nella provincia di Reggio Calabria. La zona protetta tutela l'estrema propaggine dello stivale, l'Aspromonte, (un tempo compreso, insieme alla Sila, nel Parco Nazionale della Calabria), imponente montagna granitica dai forti contrasti, con vette che sfiorano i 2000 metri, irti crinali, spesse dorsali, gole, forre, canyon e notevoli cascate, come quelle di Maesano, nell'alto corso dell'Amendolea, quelle del torrente Aposcipo e quelle di Forgiarelle; l'area protetta include, inoltre, la piana di Gioia Tauro, la più estesa della Calabria, e i laghi Rumia e Costantino.
Caratterizzano il paesaggio le fiumare, corsi d'acqua aridi per gran parte dell'anno, che all'arrivo delle piogge possono trasformarsi in pericolosi torrenti capaci di estirpare alberi e travolgere rocce. In passato, quando i sentieri non erano ancora tracciati, ebbero anche la funzione di vie di transito per i pastori con le loro mandrie.
Un'altra peculiarità dell'area protetta sono i giganteschi monoliti, tra cui il più noto è Pietra Cappa, vere e proprie sculture naturali erose dagli agenti atmosferici, che hanno assunto a volte delle forme insolite.
Le varietà climatiche del territorio determinano una notevole diversificazione nella flora. Oliveti, agrumeti e macchia mediterranea caratterizzano la parte bassa dell'area protetta, mentre a quote più elevate si trovano castagni (fino a 1000 metri), aceri, frassini, ontani neri e napoletani (fino a 1200 metri). Sul versante ionico sono presenti diverse specie di querce, mentre su quello tirrenico le più abbondanti precipitazioni favoriscono la crescita del faggio, dell'abete bianco e del pino laricio. Una particolarità botanica locale è la Woodwardia radicans, una felce tropicale che cresce a 200-400 metri nel settore tirrenico del parco, grazie all'elevata umidità, alla scarsissima luce e alle minime escursioni termiche.
Tra i mammiferi si segnalano il lupo, il gatto selvatico, il driomio (un piccolo roditore presente anche nel Pollino e sulle Alpi Orientali), la martora e lo scoiattolo nero. L'avifauna include il picchio nero e diversi rapaci, quali l'aquila reale, il gufo reale, il biancone, l'astore, il falco pecchiaiolo e lo sparviero. Vere rarità del parco sono l'aquila del Bonelli, con ali brevi, zampe allungate e testa piccola, e il capovaccaio. Tra gli anfibi si può osservare la salamandrina dagli occhiali e, tra i rettili, la testuggine comune.
Nell’Aspromonte non c’è solo natura ma anche una grande quantità di tradizioni. Quanti popoli hanno solcato le pendici della montagna, lasciando le loro tracce nelle opere architettoniche e negli usi e costumi del luogo. Non è difficile, infatti, spingendosi nei comuni dell’entroterra calabrese e sentir parlare il grecanico, il dialetto greco-calabro.
Il massiccio è sede di molti monasteri e santuari fra cui quello di Polsi, che è in assoluto il più frequentato: moltissimi pellegrini vi si recano per pregare la Madonna della Montagna.
L’artigianato è molto fiorente in queste zone, ad esempio a Gerace è diffusa la produzione di pizzi e merletti, realizzati all'uncinetto e al tombolo. Gerace e Seminara sono centri noti anche per la ceramica. L’artigianato legato al legno è molto sviluppato: vengono creati oggetti di tipo agricolo e strumenti musicali.
Per quanto riguarda i prodotti tipici, la Calabria è un paradiso gastronomico, nella zona dell’Aspromonte sono di tipica tradizione pastorale e contadina: ricotta affumicata, caprini, stoccafisso, capocollo (salume ricavato dalla spalla o dal lombo del suino), pane di grano e molto altro, tutto innaffiato da ottimi vini, come il Greco passito.
Parco Nazionale dell'Aspromonte
Via Aurora, 1 - Gambarie - 89050 Santo Stefano Aspromonte (RC)
www.parcoaspromonte.gov.it