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Una festa di santi e di corna

In un paese dell'Abruzzo una celebrazione davvero particolare

In un paese dell'Abruzzo una celebrazione davvero particolare

San Valentino in Abruzzo Citeriore è il comune italiano che ha il nome più lungo, insieme a un altro. Si trova in provincia di Pescara, ai piedi della Maiella, all’interno dell’omonimo parco nazionale. Un paese piccolo ma vivacissimo, che raggiunge a fatica i 2000 abitanti, dove si celebra una festa certamente tra le più singolari, la ‘festa dei cornuti’. Tutto questo accade ogni anno, di solito la sera del 10 novembre, in coincidenza con la vigilia della festa di San Martino.

La gente del paese sfila in questa circostanza in un’allegra processione, che si apre con uno stendardo dove sono dipinte delle corna di bue. Dietro seguono gli altri partecipanti che portano trofei di varie fogge, comunque corna di vari animali, esibiti in cima a pali, il tutto accompagnato da musica suonata con strumenti tradizionali. Del corteo fa parte anche una  ‘Reliquia’, così viene chiamata, che sfila coperta da un velo: è un simbolo di fertilità, che si ricollega direttamente alle antiche feste pagane e che viene consegnata al novello sposo di quell’anno.

Tutto cominciò con una burla più di 150 anni fa, così narra la storia, quando proprio la sera della vigilia di San Martino i ragazzi del posto, certamente un po’ brilli, decisero di fare uno scherzo a tutti coloro che avevano una moglie dalla dubbia fedeltà coniugale, mettendo una candela accesa davanti alla loro porta di casa. E di sicuro chi conosceva quest’informazione aveva partecipato ‘attivamente’ all’infedeltà delle mogli….

Lo scherzo ebbe un tale successo che fu ripetuto; non solo, il marito che si ritrovava la candela davanti a casa doveva per punizione andare in giro con la giacca o il cappello al contrario, perché venisse riconosciuto e sbeffeggiato. Con l’andar del tempo il rituale si è modificato: i lumini non ci sono più, ma in compenso quando il corteo passa davanti alla casa di chi è stato tradito, rallenta e si ferma sotto le sue finestre, cantando. Naturalmente chi partecipa non fa certo parte della schiera dei ‘cornuti’, quindi ogni anno che passa il numero dei partecipanti alla processione si ingrossa sempre di più. Alla fine del percorso tutti si fermano in piazza a festeggiare; chi lo richiede riceve una speciale Bolla che testimonia la partecipazione all’evento.

Ma qual è il legame tra san Martino e una festa di questo genere? Le leggende sono molte e fantasiose. Si narra per esempio che san Martino, celebre per aver tagliato il mantello per darne la metà a un mendicante che non aveva di che coprirsi, avesse anche una sorella di facili costumi. Per tenerla meglio sotto controllo la portava con sé mettendola sulle spalle. Ecco perché si dice che san Martino simboleggia chi sopporta i tradimenti.

Più probabilmente, invece, le origini sono molto più antiche. I Romani festeggiavano Bacco e il vino nuovo con i Brumalia, le feste dei giorni nebbiosi, all’inizio del mese di novembre. Personaggi legati a Bacco (nell’antica Grecia Dioniso), erano i satiri, figure mitologiche con zampe di capra. Così, durante i Brumalia, gli uomini si travestivano da capri, indossando appunto pelli di capra, e portando in testa le corna dell’animale, festeggiando con canti e balli sfrenati e grandi bevute di vino. Nel Medioevo il Cristianesimo trasformò questa festa pagana in festa cristiana, i Martinalia, dedicando a Martino, santo molto popolare in quel periodo, queste prime giornate fredde e brumose; i travestimenti rimasero a lungo gli stessi, mentre il loro significato cambiò a poco a poco, arrivando a simboleggiare il diavolo. Chi non ricorda i sabba delle streghe che corteggiano il diavolo trasformato in capro?

E come ogni tradizione che si rispetti anche la festa a San Valentino in Abruzzo Citeriore culmina in un grande evento enogastronomico. La sera stessa si prepara uno spezzatino speciale, e l’11 novembre, poi, in occasione delle ‘Cantine Aperte a Castrum Petrae’ (il paese anticamente si chiamava Castel della Pietra), si aprono le numerose vecchie cantine del paese. Qui si potranno assaggiare non solo i vini del luogo, ma anche i piatti più originali della cucina del paese e dello stesso Abruzzo.

www.comune.sanvalentino.gov.it