La app di messaggistica Telegram è nata l'anno scorso, ma solo in questi giorni sembra aver trovato la consacrazione grazie a caratteristiche innovative.
La app di messaggistica Telegram è nata l'anno scorso, ma solo in questi giorni sembra aver trovato la consacrazione grazie a caratteristiche innovative.È proprio di questi giorni la notizia dell'acquisizione del servizio di messaggistica WhatsApp da parte del social network Facebook di Mark Zuckerberg.
Una coincidenza fortuita ha voluto che la celebre app proprio poche ore dopo abbia subito un rarissimo blackout che l'ha messa fuori gioco per alcune ore.
Nonostante la stabilità sia sempre stata uno dei punti di forza di WhatsApp, in molti sono corsi ai ripari e hanno pensato di trovare un'alternativa all'applicazione dal futuro ancora incerto.
A questo proposito segnaliamo Telegram, un'analoga utility nata nell'agosto del 2013 a opera dei fratelli russi Durov, ma ancora poco conosciuta dal grande pubblico.
Primo tra i vantaggi di Telegram è sicuramente l'assoluta gratuità, come asserito dagli stessi produttori, che smentiscono la presenza futura di qualsiasi inserzione pubblicitaria o la vendita di dati di privati.
E riguardo ai dati, dopo i recenti scandali della NSA fa piacere sapere che la sicurezza dei messaggi è assicurata sia dalla possibilità di programmare l'autodistruzione degli stessi entro un certo tempo sia dalla possibilità di impostare delle chat segrete leggibili solo dagli utenti coinvolti.
Alla riservatezza contribuisce anche la dislocazione dei server in diverse località del mondo, elemento che introduce anche una notevole velocità del servizio.
Telegram è basato su tecnologia cloud, e quindi permette di avere sempre a portata di mano le immagini, i video e i contenuti che si vogliono condividere con gli altri utenti anche da differenti piattaforma (mobile e desktop).
Attualmente la disponibilità della versione ufficiale per gli smartphone è garantita per i sistemi iOS e Android, inclusi i tablet.
È in sviluppo anche una versione per iPad ed esistono molte versioni non ufficiali per le versioni web e da desktop, dato che il codice sorgente è stato reso pubblico e modificabile da tutti i programmatori interessati.
Le lingue supportate sono per ora l'inglese, lo spagnolo e l'arabo, ma considerando la crescita esponenziale di Telegram a breve saranno implementati certamente anche molti altri idiomi.