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Tra sogni e chimere: Alice Rohrwacher e il suo cinema delle meraviglie

La materia prima dei suoi film sono i ricordi d'infanzia costruiti a Fiesole. Ora torna a Cannes con La Chimera, un film che racconta l'arte di inseguire sogni impossibili.

La materia prima dei suoi film sono i ricordi d'infanzia costruiti a Fiesole. Ora torna a Cannes con La Chimera, un film che racconta l'arte di inseguire sogni impossibili.

Il cinema è un affare di famiglia. Lo sa bene Alice Rohrwacher, nata e cresciuta in una famiglia di apicoltori, da cui sono emerse una regista – lei – e un'attrice – sua sorella Alba. Sono due artiste tra le più stimate del panorama cinematografico italiano e internazionale. Il suo cinema attinge a piene mani ai suoi ricordi di infanzia. Lo dimostra il film Le meraviglie, ma anche altri suoi lavori. Infatti, Alice sta per concorrere al Festival di Cannes 2023 con La Chimera, un film che affonda le sue radici nei suoi ricordi di ragazza, quando bastava una zappa e un ritrovamento fortunato per definirsi tombaroli. Ecco tutto quello che c'è da sapere su vita, carriera e film di Alice Rohrwacher.

Origini

Alice Rohrwacher nasce a Fiesole, in provincia di Firenze. Deve il suo cognome al padre tedesco, nativo di Amburgo.

La famiglia e Alba

Vive la sua adolescenza a Castel Giorgio, in provincia di Terni, terra di origine della madre, dove il padre svolge il lavoro di apicoltore. Il cinema "contagia sia Alice che sua sorella maggiore, Alba Rohrwacher, che oggi fa l'attrice.

Gli studi

Alice Rohrwacher frequenta e si laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Torino. Frequenta il corso biennale di Scrittura creativa alla scuola Holden di Torino.

La carriera cinematografica

La sua carriera cinematografica inizia nel 2005, ma per vederla protagonista nel ruolo di regista, Alice dovrà aspettare il 2011.

Dal montaggio alla regia

La giovane Alice Rohrwacher lavora alla realizzazione di Un piccolo spettacolo, un documentario in bianco e nero firmato Pierpaolo Giarolo. Qui Alice non teme di rivestire più ruoli. Sul set è co-regista, sceneggiatrice, montatrice e direttrice della fotografia. Per Giarolo cambia pelle, diventando aiuto regista e montatrice per il documentario Tradurre.

Il suo esordio al cinema risale al 2006, quando si mette dietro la macchina da presa per girare La Fiumara, un episodio del documentario collettivo Checosamanca. Nel 2011, la consacrazione. Gira Corpo Celeste, film poi presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2011. Questo lavoro le vale il conferimento del Nastro d'argento al miglior regista esordiente. Nel 2014 vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 con Le meraviglie. Nello stesso anno prende parte al film collettivo 9x10 novanta presentato al Festival di Venezia.

I film

Alice Rohrwacher ha al suo attivo quattro lungometraggi, cinque corti e tre documentari. Ha diretto anche due episodi della serie tv L'Amica geniale. Dopo Corpo celeste, nel 2014 ha diretto Le meraviglie e Lazzaro felice (2018, premiato come miglior sceneggiatura a Cannes). Nel 2023 il suo cortometraggio Le pupille viene nominato agli Oscar nella categoria Miglior cortometraggio.

La Chimera

La Chimera è l'ultima opera di Alice Rohrwacher. Attesa in gara al Festival di Cannes 2023, il film racconta la storia di Arthur, un giovane archeologo inglese (Josh O'Connor, che ha interpretato il principe Carlo nella terza e quarta stagione di The Crown) coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici.

Ognuno ha la sua chimera, un desiderio da realizzare anche quando sembra impossibile. Per questa banda di tombaroli, ladri di antichi corredi e di meraviglie archeologiche, la chimera è quella di riscattarsi dal lavoro grazie a facili ricchezze. Per Arthur è la donna che ha perso, Beniamina. Per trovarla, Arthur sfida l’invisibile: la cerca ovunque, entrando persino nella terra alla ricerca della porta per l’aldilà di cui parlano i miti.

Nel cast, grandi nomi: da Isabella Rossellini a Carol Duarte, passando per il volto familiare di Alba Rohrwacher. Per questo film Alice è tornata a lavorare con alcune sue storiche collaboratrici: la direttrice della fotografia Hélène Louvart, la montatrice Nelly Quettier, la scenografa Emita Frigato, la costumista Loredana Buscemi e la acting coach Tatiana Lepore. L'uscita del film è prevista per il 2023, distribuito in Italia da 01 Distribution.

«Cannes è un Festival che mi ha visto crescere e che mi ha dato la libertà di continuare a cercare, a sperimentare», ha dichiarato la regista durante un'intervista. Alice Rohrwacher torna in selezione ufficiale dopo 5 anni, con un film che attinge alla sua infanzia. «Dove sono cresciuta io, era comune ascoltare storie di ritrovamenti segreti, scavi clandestini e avventure misteriose. Bastava restare al bar fino a notte fonda o fermarsi in un’osteria di campagna per sentire di un tizio che con il suo trattore aveva scoperto una tomba villanoviana o di qualcun altro che, scavando una notte vicino a una necropoli, aveva scoperto una collana d’oro così lunga che poteva fare tutto il giro di una casa. O di qualcun altro ancora che si era arricchito in Svizzera con la vendita di un vaso etrusco che aveva trovato nel suo giardino».

Tra le curiosità legate a La Chimera c'è una nota biografica. Infatti, Alice Rohrwacher, prima di sognare di diventare regista e iniziare un percorso di studi cinematografici, desiderava fare l’archeologa. Da bambina visitava numerosi musei e siti archeologici, appassionata di storia e incuriosita dalla vita che veniva condotta dagli uomini nell’antichità.

Altri riconoscimenti

La carriera di Alice Rohrwacher è costellata di riconoscimenti. A Cannes, Le meraviglie ha conquistato il Grand Prix Speciale della Giuria (2014) e Lazzaro felice ha vinto il Prix du Scénario (2018). Nel 2021 ha vinto il Premio Robert Bresson e nel 2014 il Bobbio Film Festival con Le Meraviglie.

La vita privata

Alice Rohrwacher mantiene un profilo molto basso sui social e si sa molto poco della sua vita privata. Secondo alcune indiscrezioni è sposata, suo marito si chiama Piero Crucitti, curatore delle musiche di Lazzaro Felice. Insieme hanno una figlia, Anita.