Con il suo ultimo film, Il potere del cane, è la terza regista donna della storia degli Oscar ad aggiudicarsi il Premio per la miglior regia.
Con il suo ultimo film, Il potere del cane, è la terza regista donna della storia degli Oscar ad aggiudicarsi il Premio per la miglior regia.Ce l'ha fatta, Jane. E' arrivata prima nella nella corsa agli Oscar 2022 aggiudicandosi il premio alla miglior regia - terza donna nella storia - con il suo film Il potere del cane. Prima di lei c'erano state solo Kathryn Bigelow nel 2010 per The Hurt Locker e lo scorso anno, nel 2021, Chloé Zhao con Nomadland.
Sono passati molti anni dallo stupefacente Lezioni di piano, con il quale ha vinto la Palma d'Oro a Cannes e l'Oscar per la migliore sceneggiatura. È abituata ad essere premiata, Jane. Ma con Il Potere del Cane ha alzato la posta. Questo film molto maschile nel genere è ricamato con mano artigiana nei suoi più minuti dettagli. È come un manifesto: non esistono film impossibili per un artista, maschio o femmina che sia.
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L'infanzia e l'adolescenza in Nuova Zelanda
Elizabeth Jane Campion nasce a Wellington, il 30 aprile 1954. Figlia dell'attrice teatrale Beverley Georgette "Edith" Hannah e del regista teatrale Richard Campion, tornano in Nuova Zelanda dopo un periodo di formazione a Londra e stabiliscono lì la loro compagnia teatrale. Dopo aver accarezzato l'idea di diventare un'attrice, Campion studia antropologia strutturale all'università Victoria di Wellington.
Dopo la laurea, si lascia ispirare dal mondo dell'arte. Va a Venezia e poi a Londra nel tentativo di entrare in un'accademia di belle arti. Alla fine entra in quella di Sydney, dove studia pittura ispirandosi al minimalismo e all'arte concettuale. Durante l'ultimo anno in accademia, gira un cortometraggio, Tissues. Dopo il diploma, a causa della sua mancanza di esperienza, capisce di non poter proseguire con una carriera nel cinema.
Palma d'oro con il primo cortometraggio
L'ingresso alla Australian Film, Television and Radio School cambia le cose. In quegli anni gira molti cortometraggi, tra cui Peel, che viene presentato e premiato come miglior corto al Festival di Cannes 1986. Dopo essersi laureata nel 1984, Campion inizia la sua gavetta nella Women's Film Unit. Si tratta di un programma del governo australiano nato per risolvere la disparità di genere nell'industria cinematografica. Qui realizza delle pubblicità progresso.
I film più celebri
Campion dedica gli anni australiani alla televisione. Ma, tornata in Nuova Zelanda, inizia a dedicarsi al cinema.
Sweetie, il primo film per il cinema
Il suo primo film per il cinema è Sweetie (1989). Presentato in concorso a Cannes, suscita polemiche per i suoi contenuti espliciti. Ma le recensioni sono per la gran parte positive. Sweetie è una ragazza intellettivamente immatura, dotata di un aspetto fisico poco gradevole. Attorno a lei, ci sono una serie di personaggi: la sorella, convinta di aver trovato l'uomo della sua vita; e i genitori anziani, che vogliono separarsi. La ragazza è anche di indole cattiva, cosa che mette la tragedia dietro l'angolo.
Il successo con Un angelo alla mia tavola
Tratto dall'autobiografia di Janet Frame, Un angelo alla mia tavola (1990) è il film che la pone all'attenzione della critica. Viene presentato in concorso alla 47ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e vince il Leone d'argento - Gran premio della giuria.
Si tratta della storia di Janet, figlia di una povera famiglia contadina della Nuova Zelanda. Solitaria e insicura, si rifugia nello studio e nella scrittura, pubblicando poesie. Dopo l'annegamento della sorella e il fallimento nell'esame di ammissione per maestra, sprofonda in un vortice emotivo. Fa lavori umili e, dopo un fallito tentativo di suicidio, viene ricoverata prima in ospedale e poi in manicomio, dove subisce oltre 200 elettroshock. Si salva dalla lobotomia grazie al successo di un suo libro.
Uscita dal manicomio, riprende in mano la sua vita. Subisce un aborto e non viene assunta come infermiera. Quindi decide di farsi ricoverare in ospedale, dove le viene svelato che la precedente diagnosi di schizofrenia era errata. Dimessa dall'ospedale e famosa in tutto il mondo, torna a casa e si stabilisce in una roulotte, dove continua a scrivere, ispirata dalla natura della Nuova Zelanda.
Lezioni di piano: la consacrazione
Lezioni di piano (1993) segna la consacrazione di Jane Campion come regista. La storia è quella di un triangolo amoroso che si sviluppa nella Nuova Zelanda di fine ottocento tra una nobildonna muta, un guardiacaccia per metà māori ed il promesso sposo di lei (rispettivamente Holly Hunter, Harvey Keitel e Sam Neill).
Con questo film, Jane Campion diventa la prima donna a vincere la Palma d'Oro a Cannes. Tuttavia, non presenzierà alla cerimonia perché è incinta di sette mesi e mezzo. Agli Oscar 1994 vince il premio per la migliore sceneggiatura originale.
Record di candidature con Il potere del cane (The power of the dog)
Il potere del cane è il grande sconfitto degli Oscar 2022: partito da grande favorito, con ben dodici nomination, è tornato a casa con il "solo" premio alla sua regista.
Distribuito su Netflix, Il potere del cane aveva infatti fatto molto parlare di sé, grazie al record di candidature conquistate: Miglior film, Miglior regista e Miglior sceneggiatura non originale, Miglior attore protagonista (Benedict Cumberbatch), Miglior attore non protagonista (Kodi Smit-McPhee), Miglior attore non protagonista (Jesse Plemons), Migliore attrice non protagonista (Kirsten Dunst) e Migliore scenografia (Grant Major). A mettere il film della Campion tra i registi favoriti agli Oscar 2022 era stato il Festival di Venezia 2021, dove Il potere del cane si è aggiudicato il meritatissimo Leone d'argento alla Miglior regia.
Le serie tv
Il suo passato in televisione ha permesso a Jane Campion di dare il suo contributo artistico anche al mondo delle serie tv.
Top of the lake
Tra il 2013 e il 2017 è andata in onda Top of the Lake - Il mistero del lago. Campion scrive la serie con Gerard Lee, con cui ha una relazione. Al centro della storia c'è la detective Robin Griffin, interpretata da Elisabeth Moss. Sullo sfondo c'è sempre la Nuova Zelanda.
La vita privata
Jane Campion è stata sposata dal 1992 al 2001 con Colin Englert, regista di seconda unità di Lezioni di piano. Insieme hanno avuto due figli: Jasper (nato nel 1993 e morto 12 giorni dopo) e Alice (nata nel 1994), oggi impegnata nel mondo del cinema come attrice. Precedentemente stava con Gerald Lee, con cui ha sceneggiato Sweetie e la seconda stagione di Top of the Lake.
Le donne di Jane Campion
Campion è nota per i suoi ritratti a tutto tondo di donne fuori dalla norma. Molto spesso si tratta di creature oppresse o raccontate in condizioni sfavorevoli: questa scelta le è valsa l'appellativo di regista femminista. Ma, interrogata sull'argomento, nel 1993 disse: «credo risulti abbastanza chiaro nella mia opera che il mio orientamento non è politico o non deriva dalla politica moderna».
Isabel (Nicole Kidman) in Ritratto di Signora
In Ritratto di Signora, Campion non tralascia alcuna sfaccettatura del personaggio di Isabel Archer, donna desiderosa di non sacrificare la sua libertà nel matrimonio. Ne descrive le passioni, i viaggi, gli inganni subiti e la volontà che la portano al riscatto. Nicole Kidman dà corpo al personaggio creato da Henry James, ma è Campion a disegnarne sul grande schermo tutti i più intimi turbamenti.
Rose (Kirsten Dunst) in The Power of the Dog
Ne Il potere del cane, Kirsten Dunst interpreta Rose, una ragazza madre. La donna si sposa con il gentile George, ma è l'influenza del fratello di lui, Phil, che la porta nel baratro dell'alcolismo. Rose trova riscatto solo con la morte di Phil, ma rappresenta una donna annientata dal giudizio maschile e dai vincoli familiari. Campion ne tratteggia i tormenti, ma anche la resilienza e il riscatto.
Ada (Holly Hunter) in Lezioni di piano
Ada, protagonista di Lezioni di piano, è interpretata da Holly Hunter. Il personaggio esplora lo sbocciare di una donna, sia a livello sensuale che intellettuale. In un ambiente selvaggio, Ada rincorre il suo piacere, dopo averlo respinto attraverso schemi e convenzioni sociali. Esplora le sue più torbide inquietudini, arrivando persino a provare a suicidarsi. Ma è nella rinascita che dimostra quanto il potere della felicità possa compiere nella vita di una persona.
5 curiosità su Jane Campion
Anche se è una regista famosissima, anche su Jane Campion ci sono molte curiosità da scoprire.
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Niente social per lei
Non è una novità, ma per una personalità famosa sembra sempre strano scoprirlo: Jane Campion non sembra essere avvezza al mondo dei social. Infatti, non ha profili ufficiali, nemmeno eterogestiti. -
Le sue registe preferite
Tra i suoi ispiratori sembra che non ci siano uomini. Infatti, a guidarla ci sarebbero le opere di due registe, per di più italiane: Liliana Cavani e Lina Wertmuller. -
Una lunga pausa
Jane Campion ha sempre lavorato nella sua vita. Ma dopo il flop del thriller psicologico In the cut, decide di prendersi una pausa, durata ben quattro anni. In questo periodo si occupa della figlia Alice. -
Una prima volta importante
Con il western Il potere del cane, Campion realizza il suo primo film con un protagonista maschile. -
Il budget più grande
Jane ha raccontato che quello datole da Netflix per il film "The power of the dog" è stato il budget più grande che abbia mai avuto.
La gaffe sulle sorelle Williams
Accettando uno degli ultimi premi prima di scoprire se la notte degli Oscar sarà buona per lei, la cineasta neozelandese ha insinuato che le sorelle Williams non sono entrate in competizione con uomini, come invece ha fatto lei nel mondo del cinema. Le tenniste, presenti in sala perché King Richard, il film di Will Smith sul loro papà, era tra i candidati, hanno reagito con una smorfia che ha fatto il giro del web.