Il regista romano ha sempre avuto un occhio molto attento alla figura femminile: ecco come l'ha raccontata e vissuta davanti e dietro la macchina da presa.
Il regista romano ha sempre avuto un occhio molto attento alla figura femminile: ecco come l'ha raccontata e vissuta davanti e dietro la macchina da presa.Molti considerano i film di Nanni Moretti ombelicali. Sì, perché il regista e attore romano, all'anagrafe Giovanni, ha sempre messo in scena se stesso, dando grande risalto alle sue nevrosi e al complicato universo maschile.
Bisogna ammettere che le figure femminili appaiono spesso secondarie rispetto al protagonista, solitamente interpretato da Moretti stesso. Sono satelliti che orbitano attorno al vivido sole di personaggi come Michele Apicella, alter ego che Moretti ha messo in scena in molti suoi film e tentato di compiere in Aprile.
Tuttavia nel cinema di Nanni Moretti le donne esistono. Anche nei film più recenti, come Tre piani e Il sol dell'avvenire. In entrambi spicca, tra la altre, l'amatissima Margherita Buy, che nell'ultimo lavoro del regista interpreta la moglie di lui, irrequieta e insoddisfatta.
Vediamo alcune delle figure femminili più importanti e il rapporto che Moretti instaura con loro nella scrittura e sul set.
Silvia
Proprio come ha fatto François Truffaut con il personaggio di Antoine Doinel, Nanni Moretti ha lasciato che il suo alter ego Michele Apicella snodasse la sua crescita lungo una serie di film. Accanto a lui c'era Silvia, archetipo femminile, che lo ha seguito per tre film.
Silvia fa la sua prima apparizione in Io sono un autarchico. Ha il volto di Simona Frosi che, accanto a Moretti, racconta l'evoluzione dello stare in coppia a metà degli anni Settanta. Fronteggiano le novità dell'autocoscienza e del divorzio. Silvia annuncia a Michele che se ne va, lasciandogli il figlio Andrea e di fatto decidendo il proprio destino.
Silvia torna ancora in Ecce Bombo, con il volto di Susanna Javicoli. Non è un deus ex machina, ma più un punching ball che dà a Moretti la sponda per costruire un suo discorso, ovviamente complicatissimo, sull'innamoramento e sulla difficoltà di instaurare un dialogo con la controparte.
In Sogni d'Oro Silvia è interpretata da Laura Morante. Siamo al terzo lungometraggio di Moretti e Michele Apicella è sul lettino dello psicanalista. Silvia è la ragazza dei sogni, quella cui il regista affida la responsabilità di dirgli: «Sei arido, preso solo da te stesso, in cerca di consenso nonostante l'intransigenza ostentata».
Torna figura decisionista, la donna di Moretti, complice anche il grande feeling con Laura Morante, che ci ha sempre tenuto a essere considerata la musa di Moretti. Infatti, in più occasioni si è dichiarata gelosa di tutte le attrici che ha scelto negli anni.
Bianca
L'incontro tra Nanni Moretti e Laura Morante è stato innescato da Carmelo Bene. Questa scintilla artistica ha dato vita a una vera e propria ossessione del regista per l'attrice, trasformata in un cult attraverso il personaggio di Bianca nell'omonimo film.
Per lei si fa un po' più piccolo, meno autobiografico, dandole lo spazio per emergere, autonoma e complessa rispetto ad altre figure femminili che l'anno preceduta. Lei è una professoressa di francese che lavora assieme a Michele Apicella nella scuola professionale Marilyn Monroe.
Tra lezioni dedicate a Gino Paoli e foto di Dino Zoff al posto di quelle da Presidente della Repubblica, Bianca emerge, eterea e naturale. È l'amore folle di Michele e ne mette in evidenza tutti i limiti di una mascolinità impaurita e sempre un po' bloccata.
La donne ne La Stanza del figlio
Siamo ancora nella maturità di Nanni Moretti e qui propone una versione più matura della coppia, dove l'uomo incontra e condivide il dolore con la sua compagna Paola, interpretata da Laura Morante. Ma in questo film è un'altra donna a giocare un ruolo decisivo: Arianna, un amore tenuto nascosto dal figlio, attraverso una lettera scritta da lei, ignara dell'accaduto.
Anche gli occhi della figlia Irene (Jasmine Trinca) sottolineano un tratto distintivo del racconto del femminile di Nanni Moretti. Irene percepisce il tabù del racconto del dolore che i genitori stanno vivendo. Osserva, si dibatte, ma sta lì, impotente, condizione vissuta molte volte da altri personaggi creati dal regista e sceneggiatore.
Le donne di Tre Piani
Ispirato all'omonimo romanzo di Eshkol Nevo, cinquantunenne scrittore israeliano, ripubblicato in Italia da Neri Pozza, Tre Piani è la storia di un condominio all'apparenza tranquillo, che nasconde molti segreti e problemi. Ci sono tre famiglie.
Al primo piano, un nucleo con due figlie: una con problemi di salute fin dalla nascita; l'altra vivace, con una luce speciale negli occhi, che dovrà fronteggiare un vicino "guasto".
Al secondo piano c'è la vedova (Alba Rohrwacher), il cui marito in realtà è vivo, ma viaggia per lavoro e la lascia sempre sola. L'arrivo di un cognato in fuga dalla legge le dà sollievo, riempendole la casa di piccoli gesti come quello di preparare la colazione e di far il bagnetto ai bambini.
Margherita Buy interpreta la vedova Dora, una giudice in pensione che non ha mai accettato la morte del marito con cui cerca di instaurare un dialogo attraverso una vecchia segreteria telefonica. Abita al terzo piano.
La figura interpretata da Alba Rohrwacher è accostata al secondo livello dell'apparato psichico, preso da Moretti come schema di partenza della sua sceneggiatura per la prima volta non originale. La "vedova" è l'Io, mediazione tra istinto e censura razionale. Mentre Margherita Buy si deve confrontare con la figura di Moretti che la sovrasta, interpretando il Super Io.
Le donne in Mia Madre
In Mia Madre Nanni Moretti fa un'operazione molto interessante: trasforma il suo alter ego da maschile a femminile, affidandolo a Margherita Buy per elaborare la sua perdita personale.
«Fin da subito ho pensato a una protagonista femminile e ho voluto attribuirle caratteristiche che di solito vengono considerate più "maschili", e un mestiere, quello del regsta, maggiormente diffuso tra gli uomini. Io mi sono ritagliato il ruolo del fratello, ma in realtà mi sento più vicino a Margherita nel suo senso di inadeguatezza», ha spiegato Nanni Moretti, parlando di Mia Madre.
L'altro grande femminile di questo film è la figura della madre, interpretato da Giulia Lazzarini. Nella vita vera lei era una professoressa del Liceo romano Ennio Quirino Visconti. Per raccontarla, ha dovuto superare l'atavico imbarazzo e a consapevolezza che tante cose, che solo gli studenti di quella scuola conoscevano di sua madre, sono andate irrimediabilmente perdute.
Le donne della vita vera di Nanni Moretti
Nanni Moretti è sempre stato molto bravo a proteggere la sua vita privata. Di lui, oltre la macchina da presa, si sa pochissimo. Uno dei fatti noti è che ha sposato Silvia Nono e che insieme hanno avuto un figlio, Pietro, nato nel 1996 e diventato attore.
La coppia ha divorziato nel 2000, ma anche sulle ragioni del divorzio c'è fitto mistero. C'è chi parla di presunte relazioni di lui con la sua musa Laura Morante o con la storica dell'arte Chiara Palmieri.
Foto in apertura: LaPresse