Nel Sanremo più indie della storia arriva Orietta Berti che si racconta in questa intervista esclusiva.
Nel Sanremo più indie della storia arriva Orietta Berti che si racconta in questa intervista esclusiva.“Mi scusi, sente in sottofondo la mia nipotina? È qui a casa con me, appena tornata dall’asilo, sta giocando con i gatti, io ne ho nove in casa: li vorrebbe prendere tutti in braccio ma scappano!”. Inizia cosi la mia telefonata – rigorosamente sul telefono fisso prefisso 0522 – alla signora Orietta Berti, che presto si esibirà al Festival di Sanremo 2021.
“Sta facendo la nonna quindi, signora Berti, non si sta preparando al Festival?", le domando. "È già un mese che sto lavorando all’uscita contemporanea di quattro prodotti discografici, bisogna coordinare tutto, anche i grafici perché magari mettono una parola sbagliata nei testi", dice. E aggiunge: "Bisogna scegliere anche le foto, deve uscire anche un 45 giri dopo la serata del Festival, poi il videoclip e il cofanetto per i miei 55 anni di carriera con 6 CD, infine un doppio cd con le canzoni 22 canzoni inedite, un album doppio per gli appassionati e un vinile”.
È un fiume in piena Orietta Berti, una vera macchina da guerra a pochi giorni dal debutto al Festival di Sanremo 2021 dove orgogliosamente rappresenta “la vecchia guardia” nell’anno più indie della manifestazione canora. E per questo forse è il personaggio più “cool” di questa edizione. Orietta, che ha da poco combattuto e vinto contro il Covid che ha colpito lei e la sua famiglia, non si ferma mai: è spesso ospite in tv – ultimamente al tavolo di Fabio Fazio a "Che Tempo che fa" –, ha pubblicato da poco il libro “Tra bandiere rosse e acquasantiere” e il prossimo 2 marzo, per coronare i suoi primi 55 anni di carriera, sarà per la dodicesima volta in gara a Sanremo con il brano “Quando ti sei innamorato” (stessi autori di Grande Amore del “Volo”) a 29 anni dalla sua ultima partecipazione in coppia con l’amico Giorgio Faletti.
Orietta, è in gara con artisti come Madame, Coma Cose, La Rappresentante di lista, Fulminacci, Willie Peyote e Colapesce e DiMartino. Con una carriera come la sua, Chi glielo fa fare?
Da 29 anni dico sempre di no. Anche questa volta non l’ho voluto io, è colpa della mia équipe! Eravamo tutti malati di Covid e il mio impresario, che si è ammalato per primo, mi ha telefonato e mi ha chiesto se poteva mandare sei pezzi del mio nuovo album ad Amadeus. Ho risposto di sì, ma sottolineando che comunque non avrei partecipato. Mancavano ancora due mesi al Festival ma in quel momento stavo cosi male per il Covid che non pensavo mi sarei mai rimessa in forma in tempo. Subito dopo mi ha telefonato Amadeus e mi ha chiesto perché non volessi partecipare. Avevano scelto “Quando ti sei innamorato”, la più difficile da cantare.
Lei sa che è amatissima dai giovani. Ad ogni sua apparizione televisiva sui social e sul web ci sono tantissimi post di amore verso di lei da parte dei ragazzi.
La nuova generazione mi rispetta molto è vero! Molti ragazzi mi dicono che ricordo la loro nonna che ascoltava le mie canzoni. Altri mi hanno detto che i miei brani li riportano alle vacanze della loro infanzia o ad altri momenti importanti della loro vita. È molto bello. Di tantissimi personaggi giovani che ci saranno a Sanremo, io la metà non li ho mai visti. So che sono molto conosciuti sui social, sono molto curiosa di sentirli. Anche perché vederli non sarà possibile! Lei sa che siamo obbligati a segnalare qualsiasi spostamento a Sanremo, a causa delle misure di sicurezza? Se arrivo dieci minuti in anticipo devo aspettare in macchina davanti all’Ariston.
Come si è organizzata per Sanremo, signora Berti? Arisa e Francesca Michielin hanno ad esempio dichiarato che hanno affittato una casa per stare più tranquille.
Il mio impresario mi ha consigliato di stare a Bordighera, starò in un bell’albergo ristrutturato da poco, con un bel giardino. Tanto dobbiamo stare sempre in camera, non posso uscire a fare le interviste, devo farle tutte online. Si mangia in camera e ci si trucca in camera. Se si arriva all’Ariston “stropicciati” c’è un camerino con due sarte che ti aiutano e possono stirare l’abito. Mi sono sempre truccata da sola tranne che per le ombre del viso e il fard che in genere lascio alle truccatrici presenti nelle varie trasmissioni televisive. Vedremo! Me la devo cavare da sola anche per la pettinatura. Si potrà andare a lavarsi i capelli dal parrucchiere? Qui bisogna avvisare per tutto, sa che se vado fuori per fare una commissione dovrò avvisare la produzione del Festival. Sarà un tampone continuo.
Che effetto le fa questo Festival così blindato rispetto agli altri undici che ha fatto?
La cosa più brutta è non avere il pubblico per noi cantanti. Avendo a disposizione un’orchestra cosi grande è un peccato. Ci sarà un audio perfetto. Sarà un festival monco per noi cantanti, senza il pubblico che ci dà entusiasmo ed energia. Dobbiamo pensare che aldilà della telecamera ci sono tantissime persone che ci guardano e che ci aspettano per svagarsi. Vediamo a tutte le ore le trasmissioni sul Covid che sono deprimenti per le notizie che portano, parlano di contagi di morti e di restrizioni. La parola d’ordine è sempre "speranza". E speriamo che con questo vaccino si torni a vivere. Io che ho avuto il Covid fino a marzo sarei coperta con gli anticorpi ma dopo no… e mi hanno detto che chi ha fatto il Covid fino a settembre non farà il vaccino. Ho dei mesi scoperti. Questo mi preoccupa molto, io so cosa significa avere questa malattia. Dovrò stare in guardia. Certo mascherine e pulizia aiutano, anche se è noioso. Ho tutte le mani rovinate, è un sacrificio ma serve per tornare al lavoro e alla vita di prima. Nel nostro settore poi saremo i più penalizzati, ripartiremo per ultimi. Lei sa che nel mio piccolo quando faccio un concerto muovo trenta persone. Poi quando arrivo sul posto ci sono altre 20 persone che indirettamente lavorano per il mio spettacolo. Sono cinquanta famiglie che sono rimaste senza una lira. Non è poco. Sono molto preoccupata per queste persone. Io alla fine non mi posso lamentare, l’anno scorso ho fatto tanta televisione, ho fatto il libro, tante cose comunque. È difficile fare tutto in questo periodo, è tutta una corsa. Sa che è un mese che non ho un giorno libero? Forse vado a Sanremo e mi riposo sette giorni. Mi faccio un regalo: canterò a Sanremo con l’orchestra, sarò emozionata anche questa volta ma sarà bellissimo.
Il suo ultimo Sanremo fu nel 1992 in coppia con Giorgio Faletti. Che ricordo ha di Faletti e di quell’edizione?
Faletti era un attore nato, un grande uomo, altruista, metteva a proprio agio tutti. Non c’era un momento della giornata in cui non facesse una scena da film. Erano gli anni del suo culmine di carriera, due anni dopo il nostro Sanremo fece “Signor Tenente”. Purtroppo non c’è più, ho perso un grande amico.
Sa che moltissimi suoi fan e moltissimi ragazzi impazzirebbero se fosse lei a rappresentare l’Italia all’Eurovision.
È una cosa impossibile ma a volte i sogni si realizzano. Anche Hemingway diceva di non dire troppo le cose ad alta voce perché poi non si realizzano. Per i miei amici e i miei fan cresciuti con me sarebbe una grande soddisfazione.
Quest'anno tante donne saliranno sul palco del Festival. Ci sarà anche la sua collega Ornella Vanoni, che probabilmente aiuterà anche Amadeus nella conduzione della serata finale.
Piacerebbe anche a me, ho gia fatto Sanremo Giovani con Fabio Fazio dove io ero la conduttrice e lui stava in un sommergibile, ho fatto anche Sanremo Notte (il dopo Festival) due anni dopo.
Vuole fare un appello ad Amadeus per l’anno prossimo?
Dipende da come mi comporterò quest’anno!
Regalerà i suoi famosi biscotti ad Amadeus e Fiorello?
No, perché Giordano, il fornaio che me li cuoce non riesco a vederlo, non possiamo incontrarci perché ha paura di contrarre il virus e rimane isolato nel suo paesello. Non vuole che nessuno vada là. Lui è in pensione e usa il forno solo il venerdi, quando i suoi nipoti glielo concedono. Fa dolci ora solo per me, per i suoi amici e per le persone del ricovero che aiuta. Gliel’hanno proibito anche le suore perché alcuni hanno il colesterolo troppo alto!
Chiudiamo con il suo ricordo più bello legato a Sanremo.
Ne ho tanti. Forse quando sono andata sul palco con un vestito a righe che tutti hanno criticato ma che secondo me era bellissimo. Era di Mila Shon! A Milano poi alle sfilate di alta moda mi hanno poi premiato perché sono stata una messaggera della brutta e della cattiva sorte dell’alta moda! Ho fatto parlare dell’alta moda anche a Sanremo!