Una volta cotto il nostro manufatto in pasta polimerica è possibile rifinirlo ulteriormente: vediamo insieme come si fa!
Una volta cotto il nostro manufatto in pasta polimerica è possibile rifinirlo ulteriormente: vediamo insieme come si fa!Le nostre creazioni in pasta polimerica una volta cotte e quindi indurite hanno bisogno di alcune fasi successive di rifinitura e protezione per durare nel tempo.
Se vogliamo togliere dalla nostra creazione eventuali opacità, sporgenze e qualche impronta, il metodo è quello di scartavetrare con carta vetrata da carrozziere.
Questa carta è particolarmente indicata perché può essere tranquillamente bagnata.
La lavorazione con questa particolare carta abrasiva, ci consentirà di non creare graffi al pezzo che stiamo lavorando.
Occorre utilizzare diverse grammature di carta vetrata
Si partirà da una grana più grossa circa 400 gr se il pezzo è particolarmente poroso o pieno di sporgenze. Passeremo a grammature che vanno da 600 a 800 sino ad arrivare alla carta 1000, 1200. La carta da carrozziere prima di essere utilizzata va lasciata a bagno per qualche minuto.
Terminata la procedura di carteggio, si passerà a lucidare la creazione con un metodo a secco. Ci si può avvalere di un trapanino elettrico dotato di dischetti di cotone, oppure rifinire a mano con un panno tipo il jeans che darà un tocco di lucentezza maggiore.
Possiamo ulteriormente proteggere il nostro manufatto con vernici protettive all’acqua o a base alcolica. Quelle a base alcolica sono più rapide nell’essicazione. Sono consigliabili in quelle applicazione dove è presente nell’oggetto da lucidare la foglia oro o argento, in quanto non crea ossidazione.
Per tutte le altre creazioni è molto funzionale la vernice ad acqua. Vi sono diverse marche. Le migliori per mia esperienza sono Fimo Staedler e Pearl ex jacquard.