Divertimento
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La lezione di Manuel Bortuzzo

È entrato nella casa del Grande Fratello Vip Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto italiano ferito in una sparatoria nel 2019 e ora su una sedia a rotelle. Quando il reality può servire a sensibilizzare sulla disabilità.

È entrato nella casa del Grande Fratello Vip Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto italiano ferito in una sparatoria nel 2019 e ora su una sedia a rotelle. Quando il reality può servire a sensibilizzare sulla disabilità.

«Buonasera a tutti, sono Manuel Bortuzzo, ho 22 anni e quest’anno entro nella casa del Grande Fratello perché credo di poter lasciare un segno nel cuore ma soprattutto nella mente delle persone. E perché sogno un mondo di pari opportunità per chiunque, un mondo che abbia un punto di partenza che sia lo stesso per tutti. Magari non cambiero’ io il mondo ma tutto questo credo sia un piccolo grande inizio. Godetevi lo spettacolo!». Sono queste le prime parole di Manuel Bortuzzo, il concorrente più atteso del Grande Fratello Vip di questa edizione. E – senza retorica – raccontare la sua vita e la sua quotidianità in uno dei programmi televisivi più popolari in Italia è una bellissima sfida da applaudire e sostenere.

Alfonso Signorini, alla guida per il terzo anno consecutivo del GFVIP – è stato chiaro durante il kick off del programma: “A Manuel non faremo sconti, lo tratteremo come un qualsiasi concorrente della casa”. E il nuovo concorrente si è tuffato subito nell’avventura del reality giocando con gli altri concorrenti con un occhio già lanciato sulle ragazze della casa. Si perché Manuel Bortuzzo nella casa del Grande Fratello Vip entra da single. Sui social Bortuzzo è diventato subito un idolo e ha commosso con le sue parole i telespettatori che commentavano il programma su Twitter con l'hashtag #gfvip.

Manuel Bortuzzo: una promessa del nuoto italiano

«Abbiamo imparato a nuotare prima che a parlare» dichiara lo stesso Manuel Bortuzzo nel suo video di presentazione. E il nuoto è stata ed è tuttora la ragione di vita di Manuel, promessa del nuoto italiano fino al giorno in cui la sua carriera è stata interrotta da un maledetto proiettile. 

Una vita perfetta fino al 3 febbraio del 2019: la sparatoria

«La mia vita era perfetta ma il 3 febbraio del 2019 è cambiata. Ero fuori da un pub e sono stato scambiato per un'altra persona e mi sono beccato una pallottola. Il proiettole mi ha lesionato il midollo. Dopo l'incidente non è stato facile tornare in acqua, ma grazie alla mia famiglia e soprattutto a mio padre ce l'ho fatta». Bortuzzo si trovava davanti a una tabaccheria in Piazzale Eschilo a Roma in compagnia della sua ex fidanzata, Martina Rossi, che gli è rimasta vicina anche durante la tragedia. Nel giorno di San Valentino 2019, Manuel aveva condiviso sui social la foto di un bacio in ospedale. La storia però è terminata a giugno di quest’anno. 

La Riabilitazione raccontata nel libro “Rinascere”

Con grande forza Manuel Bortuzzo ha raccontato tutto quello che gli è successo nel libro “Rinascere”: dalla notte della sparatoria alla riabilitazione con le parallele con la speranza, un giorno, di tornare in piedi. «Non capita a tutti, in effetti, di trovarsi ad appena dodici millimetri dalla morte - scrive sul libro -. Dodici millimetri più in basso rispetto al punto in cui sono stato colpito dal proiettile e non sarei qui a scrivere queste pagine». «Se mi avesse colpito dodici millimetri più in basso - continua -, avrebbe beccato l’arteria addominale e in ospedale non ci sarei nemmeno arrivato, sarei morto nel giro di novanta secondi. Come in gara bastano 12 millesimi per mandarti alle Olimpiadi o farti vincere un mondiale, quella notte quei 12 millimetri hanno fatto la differenza tra esserci e non esserci più». «Ho conosciuto l’abisso della disperazione - la chiusura del libro -, e ne sono venuto fuori, ora posso dirlo, sulle mie gambe. L’unica strada che conosco per rinascere».

Il ritorno in acqua

Per fare riabilitazione Bortuzzo è tornato in acqua poco dopo l’incidente presso l’Isituto Santa Lucia di Roma. "Se gli togli le gambe e gli togli pure l'acqua, allora è finita – aveva dichiarato  papà Franco al Messaggero - La piscina è il suo mondo, abbiamo scelto la clinica Santa Lucia proprio perché c'è una vasca di 25 metri, per lui è troppo importante tornare a nuotare". "Lui ce la sta mettendo tutta, quello che le persone fanno in un mese Manuel è riuscito a farlo in una settimana. Affronta la terapia con tenacia, vuole uscirne al più presto”. 

Il Grande Fratello Vip per sensibilizzare quante più persone possibili sul tema

Dopo aver partecipato a vari programmi televisivi tra cui “Italia si” con Marco Liorni e “Che tempo che fa”, Manuel arriva ora nella casa del Grande Fratello per una nuova sfida e con la missione di sensibilizzare quante più persone possibili sul tema della disabilità. Per il nuotatore è stata modificata la casa rendendo gli spazi idonei per la sua quotidianità. "Ne ho parlato a pranzo un giorno con mio padre e l'ho un po' buttata lì" ha dichiarato Manuel Bortuzzo al settimanale Chi - Entrare al Grande Fratello Vip potrebbe essere un modo per far capire cos'è davvero la disabilità. Cosa vuol dire alzarsi, vestirsi, fare le cose minime: un modo per rompere un muro ancora troppo alto", continua. "Nelle relazioni quotidiane le persone non sanno davvero come trattare con noi. Talvolta hanno difficoltà ad avvicinarci, a entrare in contatto con noi". La presenza di Sonia Bruganelli che ha una figlia disabile avuta da Paolo Bonolis può essere sicuramente un valore aggiunto, vivendo la Bruganelli in prima persona da mamma i temi della disabilità.