È ora di un cambio di passo, anzi siamo francamente in ritardo. Tra rumors e idee vediamo chi potrebbero essere le donne di un Sanremo a trazione femminile, dall'organizzazione alla conduzione.
È ora di un cambio di passo, anzi siamo francamente in ritardo. Tra rumors e idee vediamo chi potrebbero essere le donne di un Sanremo a trazione femminile, dall'organizzazione alla conduzione.Amadeus e Fiorello l’anno prossimo non ci saranno. L’Ama Ter – così era già stato soprannominato – non si farà e la Rai si trova ora a dover scegliere la prossima direzione artistica e conduzione del Festival della Canzone Italiana.
Scorrendo i nomi dei conduttori e dei direttori artistici degli ultimi anni c’è una cosa che non può sfuggire ai più: sono tutti uomini: Claudio Baglioni, Carlo Conti, Fabio Fazio, Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi, Pippo Baudo. Alle donne il ruolo che viene lasciato è quello di coconduttrice effettiva nella migliore delle ipotesi – Michelle Hunziker, Luciana Littizzetto, Virginia Raffaele – o marginale nella peggiore – Vittoria Ceretti o Georgina Rodriguez. Le uniche eccezioni recenti degne di nota sono quelle di Antonella Clerici nel 2011, di Simona Ventura nel 2004 e di Raffaella Carrà nel 2001 che riuscirono a portarsi a casa il ruolo di padrona di casa incontrastata senza pero’ avere la direzione artistica del festival, ruolo ormai associato, negli ultimi anni, a quello del conduttore principale.
E se a capo di Sanremo ci fosse una donna nel 2022?
I tempi ci sembrano francamente maturi per un cambio di passo, anzi forse siamo decisamente in ritardo. Se l’Europa è guidata da Ursula Von Der Layen, se la Germania da più di 16 anni è governata da Angela Merkel, se Kamala Harris è riuscita a diventare la prima vicepresidente donna degli Usa ( e speriamo possa essere la prima presidente degli Stati Uniti) non si capisce perché Sanremo debba rimanere una delle roccaforti maschili più dure da abbattere e non possa essere finalmente guidato da una donna. E badate bene, chi scrive è un uomo ma l’alternanza è un valore ed è necessaria. Non è neanche questione di quote rosa ma di valorizzare anche professioniste capaci che meritano questa occasione d’oro, da sempre l’apice della carriera per un protagonista della tv.
Moltissime sono già le ipotesi che giornali e media stanno mettendo sul piatto per il prossimo Festival della Canzone che si spera possa davvero essere un festival della rinascita dopo l’edizione di quest’anno caratterizzata dall’assenza del pubblico e dalle misure di sicurezza intraprese per contrastare il Covid 19. Tra rumors e anticipazioni vediamo nel dettaglio chi potrebbero essere le conduttrici e direttrici artistiche del Festival:
Maria De Filippi e Sabrina Ferilli
L’ipotesi Maria De Filippi e Sabrina Ferilli circola da parecchio sui media e tra gli addetti ai lavori. Maria De Filippi, già presente a Sanremo per la conduzione della serata finale del 2009 e per l’edizione 2017 al fianco di Carlo Conti, potrebbe finalmente prendere in mano il Festival sia come direzione artistica ( vista la lunga esperienza musicale anche grazie ad Amici di Maria De Filippi) che come conduzione con al suo fianco l’amica di sempre, Sabrina Ferilli che affianca già la De Filippi da tempo in programmi come Tu si que Vales e Amici di Maria De Filippi. Insieme sono esplosive, si divertono e fanno divertire. Il cast potrebbe allargarsi anche a Mara Venier, amica delle due e volto Rai e Luciana Littizzetto, da sempre vicina e amica a Maria De Filippi che più volte l’ha invitata a C’è Posta per te per dar vita ad alcuni di momenti di spettacolo francamente irresistibili.
Laura Pausini e Paola Cortellesi
Laura Pausini ce l’ha scritto addosso. Sarà una delle direttrici artistiche di Sanremo. Anche se lei continua ad escluderlo! Laura Pausini che oggi è la numero 1 della canzone italiana, in corsa per l’Oscar per la canzone “Io si (Seen)”, è nata proprio a Sanremo nel 1993 con “La solitudine” e anche negli ultimi incontri con la stampa non ha negato di aver già ricevuto l’offerta di organizzare il Festival, in passato rifiutata. Laura ha lasciato aperti degli spiragli dicendo sempre quel “Prima o poi” che fa sperare i fan della cantante di Solarolo. Con lei ci sarebbe sicuramente Paola Cortellesi, sua amica e già compagna di avventure televisive come lo show “Laura e Paola”. “Di certo non mi occuperei della direzione artistica – ha recentemente dichiarato la Pausini - perché io sono molto plagiabile: metterei solo i miei amici, e so che non è giusto. Nel 2022, vorrei uscire con un nuovo disco e Sanremo non sarebbe compatibile”. Prima o poi ti tocca Laura!
Milly Carlucci
In un mondo giusto toccherebbe a Milly! Ve lo immaginate il teatro Ariston con un grande lampadario che scende dall’alto, una giuria con le palette che dà i voti e i ballerini di Ballando con le stelle che danzano attorno ad ogni cantante? È vero, stiamo esagerando, non sarebbe sicuramente così ma Milly Carlucci che cura meticolosamente ogni programma che fa e di cui è anche direttore artistico sarebbe sicuramente una grande scelta per Raiuno. Milly Carlucci fu una delle vallette che affiancarono Pippo Baudo nel 1992 insieme ad Alba Parietti e Brigitte Nielsen. Trent’anni dopo nessuno avrebbe da obiettare se l’organizzazione di tutto il festival fosse affidata alla regina del sabato sera di Raiuno.
Mara Venier
Se la scelta dovesse ricadere in casa Rai, uno dei volti che verrebbe sicuramente preso in considerazione sarebbe quello di Mara Venier. Mara la zia, Mara la signora della domenica, Mara l’amica degli italiani che da più di un anno ormai sta conducendo la sua Domenica In da sola senza pubblico in studio con virologi ed esperti in collegamento, potrebbe essere un bellissimo volto per il Festival del 2022 magari affiancata da un giovane conduttore: perché non Stefano De Martino, con il quale ha dimostrato grande feeling in onda? Sui giornali sta circolando anche l’idea di un Festival condotto da Mara e diretto dal suo ex partner Renzo Arbore. Nulla da dire su Renzo Arbore, sarebbe una direzione artistica meritata e ineccepibile ma per noi il festival 2022 deve essere di una donna.
Fiorella Mannoia
Qualora la Rai decidesse di affidarsi ad un big della musica, seguendo la via già tracciata per i due festival di Claudio Baglioni, una scelta sicuramente percorribile sarebbe quella di affidare la direzione artistica a Fiorella Mannoia, reduce da un programma evento su Raiuno e con una carriera così solida e ineccepibile da poter permettersi un lavoro di simile portata. Il festival della Mannoia potrebbe avere l’impianto vincente dei festival di Claudio Baglioni: la Mannoia sul palco in conduzione un passo indietro rispetto ai due conduttori principali che sceglierebbe per rassicurare il pubblico. Chi potrebbero essere gli Hunziker/Favino di Fiorella? Fiorella proprio come Claudio Baglioni potrebbe tenersi un ruolo leggermente più defilato e prendersi tutti i momenti musicali del festival con gli ospiti.
Antonella Clerici
Il festival che Antonella Clerici portò al successo nel 2011 fu uno dei più divertenti tra un dj set sul palco dell’Ariston creato dall’ospite Bob Sinclair e l’orchestra che durante la premiazione del sabato sera lanciò gli spartiti in segno di protesta per il podio con Valerio Scanu vincitore e Pupo Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici subito dietro. Un festival caratterizzato anche dai vistosissimi e luccicanti vestiti di Antonella, uno dei volti tv che più ci piace proprio per aver ribaltato i canoni e aver fatto capire alle donne a casa che non serve una taglia 42 per indossare dei bellissimi abiti da sera con il sorriso. Il ritorno di Antonella Clerici con il doppio ruolo di conduttrice e direttrice artistica ci piacerebbe moltissimo!
Raffaella Carrà
A chi potrebbe affidarsi il direttore di Raiuno Stefano Coletta? Forse proprio a Raffaella Carrà con la quale ha lavorato su Raitre per il programma “A raccontare comincia tu”. Tra i due c’è un ottimo rapporto tanto che si è parlato a più riprese di un ritorno di Raffaella Carrà su Raiuno. E se quel ritorno fosse Sanremo 2022? Magari affiancata da quell’Alessandro Cattelan che sta per sbarcare in Rai dopo l’esperienza di XFactor e E poi c’è Cattelan su Sky. Sarebbe sicuramente un’ipotesi molto suggestiva.