Dopo il Golden Globe, la canzone "Io sì (seen)" entra nella cinquina come Best Original Song per gli Oscar 2021. Ecco le prime parole di Laura Pausini all'indomani dell'annuncio dell'Academy.
Dopo il Golden Globe, la canzone "Io sì (seen)" entra nella cinquina come Best Original Song per gli Oscar 2021. Ecco le prime parole di Laura Pausini all'indomani dell'annuncio dell'Academy.Laura Pausini è raggiante. E anche molto tesa: le lacrime di gioia, e di una tensione che finalmente si rompe, che arrivano alla fine dell’incontro con la stampa la dicono lunga su quanto questo sia un momento importante nella carriera di Laura, la ragazza di Solarolo, la ragazza di Marco se ne è andato e non ritorna più, partita da Sanremo nel 1993 e oggi star internazionale che sta arrivando al Kodak Theatre di Hollywood.
La sua “Io sì (seen)”, canzone inserita nel film "La vita davanti a sé" di Edoardo Ponti e interpretato da Sophia Loren, disponibile su Netflix, è stata inserita nella cinquina come Best Original Song per i prossimi Oscar in programma a Los Angeles il 25 aprile. Un successo clamoroso per questa canzone scritta che arriva dopo la vittoria ai Golden Globe, avvenuta solo poche settimane fa.
“Ho bisogno del sostegno di tutti gli italiani, spero che questa nomination porti speranza a tutti. Proprio in questo momento di difficoltà che stiamo vivendo, spero sia un regalo per tutti gli italiani, anche per chi non mi segue abitualmente – dichiara Laura Pausini all’indomani dell’annuncio dell’Academy”.
Il successo internazionale e gli inizi a Sanremo
“Ogni tanto mi spavento, non so se sono in grado – aggiunge Laura - Sono una donna che ha tanto ancora di quella ragazzina che a 18 anni è andata a Sanremo, ho imparato tanto in questi 28 anni ma ho ancora le stesse ansie e paure che avevo allora. Le cose diventano sempre più grandi, ogni tanto mi sento piccola. Mi dico ma sono capace? Me la merito questa cosa? Rispetto a Sanremo mi sento sempre piccola. Invece di "farmi sentire figa" la nomination agli Oscar mi mette ansia, perché la gente si aspetta ora sempre di più e anche io mi aspetto di più da me stessa. L’entusiasmo c’è ma vivo sempre un piccolo dramma con me stessa, per superarmi. Sarei troppo ingenua a non riconoscere che da un po’ di anni ho successo internazionale, ma sono più tranquilla quando parlo con Beyoncé, rispetto a quando suona il telefono e vedo che mi chiama Pippo Baudo. Perché per me Sanremo è stato tutto.”
"Quando vedo il cartellone a Times Square - aggiunge la Pausini - provo ansia da prestazione! Sono anche andata da una psicologa, mi sentivo in ansia per questo successo. Oggi, con la pandemia, vivere una cosa così grande mi fa riflettere e mi chiedo: perché è successo a me? La risposta non è semplice e non so ancora molto darmela".
In Usa “Io si (seen)” è nella top 30 delle classifiche radiofoniche e Laura Pausini è in attesa di conoscere i dettagli per la sua partecipazione alla Notte degli Oscar. “Penso alla gente che in America ascolta la canzone in italiano – scherza Laura- è tanta roba, lì cominci a tirartela!”
I complimenti di Sophia Loren ed Edoardo Ponti
“Ho sentito sia la Loren che Edoardo Ponti. Mi sento piena di riconoscenza nei loro confronti. Mi ha scelto Sophia! – commenta la Pausini - Sapendo che la canzone era il proseguimento del messaggio che voleva dare lei stessa nel film, tiene molto anche alla parte musicale. Sentire i suoi complimenti è emozionante. Se dovessi vincere? Ci sto pensando da quando la canzone era nella quindicina: a volte penso che sia finita! Non c’è un altro premio più grosso dopo l’Oscar! I miei compagni di scuola dicono che mi mancano solo le Olimpiadi. Ho la testa molto confusa da ieri. Se non vinco ormai mi rompe un po’! Proviamoci tutti, è un successo per tutti, per l’Italia”
La dedica a papà Fabrizio
“Normalmente non mi preparo discorsi per le premiazioni. Ieri sera ho pensato che qualcosa dovessi preparare, è un po’ come se fosse l’ultimo discorso, il più importante di tutti quello che ci potrebbe essere agli Oscar e sarà dedicato al mio babbo – svela Laura Pausini - Un po’ l’ho gia fatto su Instagram, potete gia vederlo da lì! Ho cominciato con il mio babbo, che è un musicista e un cantante che ha lavorato anche con Raul Casadei che è nei nostri pensieri. Ha lasciato un lavoro sicuro nelle orchestre per andare a lavorare nei pianobar, da piccola lo vedevo che studiava a casa e si preparava un suo repertorio. Stava spesso in garage a provare. Ho conosciuto lì la musica, mi ha spiegato perché le canzoni sono importanti per la vita delle persone, anche per i messaggi che portano. Non ho avuto un padre che mi ha detto di cantare, ha aspettato e il giorno del mio ottavo compleanno mi ha chiesto cosa volessi per il mio compleanno. Gli ho chiesto un microfono e da quella sera abbiamo iniziato un qualcosa di unico insieme. Mi ha detto che i miei sogni erano troppo piccoli – io volevo fare pianobar – e a quel tempo neanche minimamente avevo pensato a Sanremo. Papà si merita questa nomination più di me!
Sanremo 2022. L'idea di condurre il Festival con Paola Cortellesi
Condurresti Sanremo l'anno prossimo? "Dopo gli Oscar, non so se lo farei. In passato ne abbiamo parlato con la Rai, con Paola Cortellesi. Di certo, non mi occuperei della direzione artistica, perché io sono molto plagiabile: metterei solo i miei amici, e so che non è giusto. Nel 2022, vorrei uscire con un nuovo disco e Sanremo non sarebbe compatibile. Per fare Sanremo avrei bisogno di un momento di pausa dall'attività musicale".
IO Sì (Seen): tutti i traguardi raggiunti della canzone di “La vita davanti a se”
Io sì/Seen nasce dalla collaborazione con la pluripremiata compositrice statunitense Diane Warren (undici nomination agli Oscar), Bonnie Greenberg (music supervisor di film come Tutto può succedere, Il matrimonio del mio migliore amico, What women want e The Mask) e, per il testo italiano coscritto con Niccolò Agliardi. Il brano è l’original song del film prodotto da Palomar per Netflix The life ahead/La vita davanti a sé con la regia di Edoardo Ponti, pellicola incentrata sul tema dell’accoglienza, dell’integrazione e della condivisione che segna il grande ritorno alle scene di Sophia Loren. Oltre al Golden Globe Award, ottenuto proprio nella categoria Best original song, Io sì (Seen) ha conquistato anche l’Hollywood Music in Media Awards, e il Satellite Award, importanti riconoscimenti che si aggiungono al fenomenale palmares dell’artista italiana più riconosciuta e stimata al mondo, già vincitrice di un Grammy Award (2006) e di quattro Latin Grammy Awards (2005, 2007, 2009, 2018).
Foto apertura: LaPresse