Divertimento
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Le miniserie candidate agli Emmy raccontano tutte storie di donne

La 72esima edizione degli Emmy Awards, interamente virtuale, si contraddistingue per la forte presenza delle candidature femminili. Chi vincerà? Appuntamento al 20 settembre.

La 72esima edizione degli Emmy Awards, interamente virtuale, si contraddistingue per la forte presenza delle candidature femminili. Chi vincerà? Appuntamento al 20 settembre.

Emmy e donne. Ve ne avevamo già parlato l’anno scorso quando, tra le 7 serie candidate come miglior serie tv comica, ben 5 erano incentrate su protagoniste femminili.

Quest’anno invece ci concentreremo sulle miniserie dove possiamo parlare di en plein: 5 su 5.

Scopriamo le miniserie che si contenderanno l’ambita statuetta in quest'edizione degli Emmy Awards totalmente inedita:

Tanti piccoli fuochi (5 nomination – Hulu)

Prodotta e interpretata da Reese Witherspoon e Kerry Washington è tratta dall’omonimo libro di Celeste Ng edito da Bollati e Boringhieri. Le protagoniste della storia sono Elena Richardson, ricca donna dedita ai suoi 4 figli e alla beneficienza, e Mia Warren, fotografa artistica e madre single che, in cambio di un alloggio, lavora come domestica dalla prima. La villa dei Richardson ha preso fuoco e i piccoli inneschi sono stati trovati in ciascuna delle stanze preferite di Elena. Chi è il piromane?

Mrs. America (10 nomination - FX Networks)

La miniserie, che segna il debutto della 2 volte premio Oscar Cate Blanchett come protagonista in una produzione televisiva, racconta la figura di Phyllis Schlafly (1924-2016), nota attivista politica anti-femminista. Schlafly è stata la principale organizzatrice e punto di riferimento del movimento “Stop the ERA” che si batteva per contrastare la ratifica negli stati americani dell’Equal Rights Amendment (ERA) che, se approvato, avrebbe garantito l'uguaglianza dei diritti senza distinzioni di sesso. Ognuno dei 9 episodi è dedicato ad avvenimenti specifici o a protagoniste della lotta per i diritti civili degli anni sessanta e settanta tra cui la leader del femminismo Gloria Steinem, Shirley Chisholm, la prima donna nera eletta al Congresso e candidata alle presidenziali, l’attivista e politica Bella Abzug e la teorica del movimento femminista Betty Friedan.

Unbelievable (4 nomination – Netflix)

Poliziesco ispirato a fatti realmente accaduti, la miniserie racconta la storia di Marie, un'adolescente accusata di mentire sulla violenza subita da uno sconosciuto che si è introdotto nella sua abitazione. Mentre un detective la spinge a confessare di non aver subito l'abuso, due detective donne, appartenenti a due diversi distretti di polizia, scoprono che ciascuna di loro sta seguendo un caso di abuso sessuale che presenta delle forti analogie con il caso dell'altra.

Unorthodox (8 nomination – Netflix)

La serie tedesco-americana è basata sull’autobiografia di Deborah Feldman “Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche” edita da Abendstern. Racconta la storia di Esther "Esty" Shapiro, una ragazza diciannovenne di fede ultraortodossa chassidica che dopo un anno di matrimonio combinato decide di scappare a Berlino e rifarsi una nuova vita in Germania dove si trova sua madre, fuggita a sua volta dalla comunità.

Watchmen (26 nomination – HBO)


Ispirata all'omonima miniserie a fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons pubblicata tra il 1986 e il 1987 da DC Comics, la serie è un sequel ambientato trent'anni dopo. Il premio Oscar Regina King interpreta Angela Abar, detective del dipartimento di Tulsa sopravvissuta alla Notte Bianca, un attacco coordinato contro 39 abitazioni di agenti di polizia fatto dal gruppo di suprematisti bianchi Settimo Cavalleria. Per proteggere i rappresentanti delle forze dell’ordine viene promulgata una legge che permette loro di avere una professione di copertura e un travestimento per quando combattono il crimine. Angela di giorno è una pasticcera e al calare del buio si trasforma in Sorella Notte indossano un abito ispirato al personaggio di una suora in un film Blaxploitation e un passamontagna.

Anche nelle categorie Miglior Regista e Miglior Sceneggiatura di Miniserie possiamo riscontrare una forte presenza femminile.

Per la regia 4 candidate donne su 6: Lynn Shelton (Tanti piccoli fuochi), Maria Schrader (Unorthodox), Nicole Kassel (Watchmen) e Steph Green (Watchmen).
Per la sceneggiatura 6 candidate donne su 9: Tanya Barfield (Mrs. America), Sally Rooney e Alice Birch (Normal People), Susannah Grant e Ayelet Waldman (Unbelievable) e Anna Winger (Unorthodox).

Ancora una volta gli Emmy battono gli Oscar per inclusività di genere.

Nicola Montallegro