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Influencer Avatar, cosa sono e come cambieranno i social

Nascono per volontà dei brand, spesso stufi dell'imprevedibilità degli influencer umani. Ma soprattutto i fan li amano.

Nascono per volontà dei brand, spesso stufi dell'imprevedibilità degli influencer umani. Ma soprattutto i fan li amano.

Stufi dei soliti influencer? Provate con quelli virtuali. L'ultimo trend in fatto di star da seguire sono proprio gli influencer avatar, creature create ad hoc dai grandi brand o da artisti allo scopo di indagare la presa di un soggetto inesistente su un comune essere umano.

A quanto pare funziona.

La popolarità di influencer virtuali, che arrivano in poco tempo a radunare anche milioni di follower, riflette la capacità sempre crescente delle generazioni contemporanee di relazionarsi emotivamente con l'irreale.

>>>LEGGI ANCHE: Come diventare influencer di successo

Secondo il report Unreality la verità è che l'umanità è alla ricerca di nuove verità e nuovo senso, e lo sta cercando nel mondo virtuale. Il punto è: a cosa serve la realtà se un digital influencer può proporre contenuti interessanti?

Il caso Lil Maquela

Nata da aprile 2016, Lil Miquela è riuscita a mandare tutti in crisi perché non era chiaro se si trattasse di un progetto artistico o solo di una sapiente operazione di marketing. Sta di fatto che nell'arco di soli tre anni Lil Maquela ha conquistato 1,5 milioni di follower su Instagram ed è diventata una musa per celebrity e personalità come il make up artist Pat McGrat. Merito anche delle sue opinioni: ad esempio, sostiene attivamente il movimento Black Lives Matter. Brand come Prada la adorano e la coinvolgono spesso nelle campagne di marketing.

Il caso Shudu

Creata dal fotografo inglese Cameron-James Wilson, Shudu ha al suo attivo 173 mila follower su Instagram che non solo la seguono, ma le aprono il proprio cuore. Infatti, il suo creatore ha rivelato che gli utenti si aprono con l'influencer virtuale, raccontandole episodi privati, storie di bullismo e di sofferenza. Tutto questo anche se dall'altra parte c'è solo un algoritmo.

Il caso Knola

L'avatar di Kenzo, Knola, incarna la visione creativa e i valori del brand. Parla quattro lingue e sostiene l'importanza della consapevolezza ecologica. Le sue espressioni sono basate su quelle di una persona reale. "Rappresenta la visione multiculturale dell'umanità nel futuro", spiega il direttore creativo della maison Humberto Leon.

Emozioni reali e controllo

Le potenzialità degli influencer avatar per i brand sono enormi. Non solo possono influenzare gli utenti a un livello più profondo, ma soprattutto permettono di avere il completo controllo di ciò che l'influencer può fare e rappresentare. Mentre quelli umani sono imprevedibili e capaci di scontentare l'audience - nonché le aziende che gli danno da mangiare - ciò non succede con quelli virtuali. Che forse comunicano meglio degli umani. 

Foto di apertura: @lilmiquela | Instagram 2018