Da qualche anno le donne di Hollywood hanno iniziato a protestare per ottenere maggiori riconoscimenti agli Academy Awards e nelle principali competizioni cinematografiche: ecco com'è andata quest'anno.
Da qualche anno le donne di Hollywood hanno iniziato a protestare per ottenere maggiori riconoscimenti agli Academy Awards e nelle principali competizioni cinematografiche: ecco com'è andata quest'anno.#MeToo, il meraviglioso discorso di Patricia Arquette sull'equal pay, il gender gap, Emma Stone che spinge i suoi colleghi maschi ad abbassarsi il cachet per lavorare con lei: da un po' di tempo Hollywood sta diventando terra di conquista per le donne, che vogliono prendersi la ribalta.
Il 22 gennaio sono state annunciate le nomination per la novantunesima edizione dei Premi Oscar. Ecco come sono andate le cose tra donne e uomini.
Lo scorso anno le donne hanno conquistato il 23,73% delle nomination in 20 categorie non caratterizzate per genere (sono da escludersi dunque quelle per i miglior attori protagonisti e non protagonisti). C'erano quarantasette donne a contendersi le ambite statuette in 17 gare.
LEGGI ANCHE: Le 10 attrici più premiate nella storia degli Oscar
Non c'era nessuna donna per la categoria dell'editing sonoro (nominati nove uomini), miglior colonna sonora originale (cinque uomini), effetti speciali (20 uomini). Quaratasette donne contro 151 uomini.
Nel 2018 quattro donne hanno portato a casa una statuetta. Quelle andate agli uomini sono state 32.
Quest'anno sono state nominate 53 donne (oltre alle attrici nelle specifiche categorie): solo sei in più rispetto all'anno scorso. Questo significa che la percentuale è salita al 25%, anche se non c'è nessun nome femminile in ben cinque categorie.
Gli uomini invece sono saliti a 159. Nessuna donna tra i nominati per la miglior colonna sonora (di nuovo cinque uomini), effetti speciali (di nuovo venti uomini), nessuna regista in lizza, nessuna direttrice della fotografia e nessuna montatrice (in queste tre categorie i cinque nomi sono tutti maschili).
L'unica categoria che avrà sicuramente una vincitrice è quella per i Migliori costumi, dato che tutte e cinque le nomination sono andate a donne.
Ci sono tre categorie invece in cui le donne sovrastano gli uomini: Makeup e Hairstyling, Miglior documentario e Miglior corto animato. In due sezioni uomini e donne sono invece alla pari: Miglior Scenografia e Miglior corto live action.
Una menzione particolare merita la sound editori Ai-Ling Lee. Quest'anno è in corsa per il premio di Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro grazie al film di Damien Chazelle First Man. La stessa cosa era successa per La La Land: stesso regista, stessa doppietta di nomination.
Ai-Ling Lee ha fatto squadra con altre due donne e condividerà con loro l'eventuale premio: da una parte c'è Mildred Iatrou Morgan per il sonoro e dall'altra Mary H. Ellis per il montaggio sonoro. Piccoli passi, non ancora dei record, ma sembra che il futuro abbia suoni e tinte sempre più femminili.
Ecco la lista delle nomination femminili agli Oscar 2019:
Miglior Film (5 donne; 20 uomini)
Ceci Dempsey (“La favorita”)
Dede Gardner (“Vice”)
Lynette Howell Taylor (“A Star Is Born”)
Lee Magiday (“La favorita”)
Gabriela Rodríguez (“Roma”)
Migliore sceneggiatura originale (1 donna; 7 uomini)
Deborah Davis (“La favorita”)
Migliore sceneggiatura non originale (1 donna; 11 uomini)
Nicole Holofcener (“Can You Ever Forgive Me?”)
Migliori Costumi (5 donne)
Alexandra Byrne (“Maria regina di Scozia”)
Ruth Carter (“Black Panther”)
Mary Zophres (“The Ballad of Buster Scruggs”)
Sandy Powell (“La favorita”)
Sandy Powell (“Il Ritorno di Mary Poppins”)
Miglior trucco e acconciatura (5 donne; 2 uomini)
Kate Biscoe (“Vice”)
Jessica Brooks (“Maria regina di Scozia”)
Patricia DeHaney (“Vice”)
Pamela Goldammer (“Border”)
Jenny Shircore (“Maria regina di Scozia”)
Miglior canzone originale (4 donne; 9 uomini)
Lady Gaga (“Shallow” da “A Star Is Born”)
Solana Rowe (“All The Stars” da “Black Panther”)
Diane Warren (“I’ll Fight” da “RBG”)
Gillian Welch (“When A Cowboy Trades His Spurs For Wings” da “The Ballad of Buster Scruggs”)
Migliore scenografia (5 donne; 5 uomini)
Hannah Beachler (“Black Panther”)
Fiona Crombie (“La favorita”)
Bárbara Enríquez (“Roma”)
Alice Felton (“La favorita”)
Kathy Lucas (“First Man”)
Miglior Montaggio sonoro (3 donne, 7 uomini)
Nina Hartstone (“Bohemian Rhapsody”)
Mildred Iatrou Morgan (“First Man”)
Ai-Ling Lee (“First Man”)
Miglior film di animazione (1 donna; 16 uomini)
Nicole Paradis Grindle (“Incredibles 2” )
Miglior Documentario (8 donne; 7 uomini)
Joslyn Barnes (“Hale County This Morning, This Evening”)
Elizabeth Chai Vasarhelyi (“Free Solo”)
Shannon Dill (“Free Solo”)
Eva Kemme (“Of Fathers and Sons”)
Su Kim (“Hale County This Morning, This Evening”)
Diane Quon (“Minding the Gap”)
Betsy West (“RBG”)
Julie Cohen (“RBG”)
Miglior Film straniero (1 donna, 4 uomini)
Nadine Labaki (“Capernaum”)
Miglior cortometraggio d'animazione (5 donne; 4 uomini)
Louise Bagnall (“Late Afternoon”)
Nuria González Blanco (“Late Afternoon”)
Becky Neiman-Cobb (“Bao”)
Domee Shi (“Bao”)
Alison Snowden (“Animal Behaviour”)
Miglior Cortometraggio Documentario (2 donne; 7 uomini)
Melissa Berton (“Period. End of Sentence”)
Rayka Zehtabchi (“Period. End of Sentence”)
Miglior cortometraggio (5 donne; 5 uomini)
Maria Gracia Turgeon (“Fauve”)
Marianne Farley (“Marguerite”)
Marie-Hélène Panisset (“Marguerite”)
María del Puy Alvarado (“Mother”)
Jaime Ray Newman (“Skin”)
Foto: LaPresse