Dalla pluripremiata The Handmaid’s Tale alla nuovissima Mindhunter: ecco tutte le serie che hanno segnato (in bene) questo anno che sta per finire.
Dalla pluripremiata The Handmaid’s Tale alla nuovissima Mindhunter: ecco tutte le serie che hanno segnato (in bene) questo anno che sta per finire.Il 2017 è stato un grande anno per le serie Tv. Ci sono stati grandi debutti, contenuti e storie che hanno scosso le coscienze, ci siamo divertiti tanto, abbiamo riso, pianto e fatto tantissimo binge watching.
Ecco quelle che non dimenticheremo del 2017
The Handmaid’s Tale è stata sicuramente la serie Tv più rilevante dell’anno, quella che ha acceso più dibattiti, che a un certo punto dell’anno è stato necessario guardare per non uscire del tutto dalla conversazione. Prodotta da Hulu, in Italia è stata trasmessa da Tim Vision.
È una serie distopica, tratta da un famoso romanzo di Margaret Atwood, ed è ambientata in un futuro nel quale non nascono quasi più bambini e le poche donne ancora fertili vengono ridotte in schiavitù. La messa in scena è notevole, piena di simboli, quasi esoterica. E l’affinità con quello che si vive in questi mesi negli Stati Uniti ha fatto il resto.
Bojack Horseman sta sempre di più uscendo dal recinto di culto per pochi o di materiale per screenshot amari da pubblicare sui social network per diventare una delle grandi storie del presente. La quarta stagione (come le altre tre, in streaming su Netflix) è un capolavoro di equilibrio tra amarezza, divertimento e saggezza e ci porta sempre più a fondo nel caos familiare che ha plasmato la personalità di Bojack. Il cavallo alcolista e maniaco depressivo è diventato il personaggio nel quale è un’intera generazione ha cominciato a rispecchiarsi.
In onda su Amazon Prime Video, e tratta da un romanzo uscito negli anni ’90, I Love Dick è, come The Handmaid’s Tale, una serie con uno sguardo profondamente femminile. Ma se nel racconto dell’ancella tutto è oppressione, in I Love Dick assistiamo alla liberazione del desiderio femminile e a tutto il caos che ne consegue. Una donna scopre di essersi innamorata di un semi-sconosciuto e, attraverso questa botta emotiva e sessuale, riesce a spezzare tutte le catene sociali che la imprigionavano. Il pilota è stato girato nel 2016, ma il resto della serie appartiene al 2017.
David Simon è tra i geni della televisione contemporanea, basterebbe la saga dei poliziotti e degli spacciatori di The Wire a certificarlo. Con Deuce, e insieme a James Franco (super bravo) va a fare un grande ritratto di un’epoca e di un mondo, quello dell’industria del cinema porno negli anni ’70, pieno di atmosfere sordide e affascinanti, il materiale perfetto per permettere a Simon di costruire uno dei suoi grandi affreschi narrativi.
Quando c’è all’opera un autore come David Fincher, non ci si può mai sbagliare. Già dalla prima scena di Mindhunters (Netflix) sapevamo di andare sul sicuro. La serie racconta come due agenti dell’FBI riuscirono a creare la moderna scienza criminologica sui serial killer, quando ancora non esisteva nemmeno una parola per definirli. Fincher torna sulla materia di capolavori del cinema come Zodiac e il passo lungo delle serie Tv arricchisce e gli permette di non ripetersi mai.