Laua Biagiotti, "grande signora" della moda, è morta nella notte di venerdì 26 maggio all'età di 73 anni in seguito a un attacco cardiaco. È stata la prima a portare le sue sfilate a Pechino e Mosca.
Laua Biagiotti, "grande signora" della moda, è morta nella notte di venerdì 26 maggio all'età di 73 anni in seguito a un attacco cardiaco. È stata la prima a portare le sue sfilate a Pechino e Mosca.Il mondo piange la scomparsa di Laura Biagiotti, morta nella notte del 26 maggio a 73 anni, in seguito a un attacco cardiaco. Appassionata di arte e archeologia, nonché attenta osservatrice della natura femminile, la stilista romana è stata definita dal New York Times "la regina del cachemire". Amava quella lana pregiata e, come per tutte le cose che l'appassionavano, cercava di non privarsene mai.
Ma chi era Laura Biagiotti? Ecco la sua storia.
L'avventura di Laura Biagiotti nel mondo della moda inizia per vocazione. La mamma Delia Soldaini Biagiotti aveva infatti una piccola sartoria in via Salaria a Roma. Dopo aver mosso i primi passi al fianco di stilisti del calibro di Rocco Barocco, nel 1972 Laura Biagiotti prende in mano le redini dell'attività materna e porta il brand nel futuro. Ne è un esempio la sfilata organizzata nello stesso anno a Pechino: fu la prima di uno stilista italiano a casa del gigante asiatico.
Il mondo della moda, si sa, è pieno di serpi pronte a spargere veleno su chiunque. Ma su Laura Biagiotti si dicevano solo due cose: che era "una signora" o "una gran signora". Non era capace di vantarsi nemmeno del francobollo con cui Poste Italiane la omaggiò nel 2002, o dell'aver conosciuto l'ultimo imperatore.
Viveva in campagna, a Guidonia, circondata dai suoi 10.000 libri nel Castello Marco Simone, dove si è ritirata e ha lavorato dagli anni Ottanta a oggi. Lo restaurò insieme con il marito Gianni Cigna, appassionato come lei di arte e archeologia e deceduto nel 1996.
Fu proprio dopo aver visitato una mostra con suo marito che Laura Biagiotti iniziò a collezionare opere d'arte futurista. In una intervista a La Lettura del Corriere della Sera raccontò così il suo "colpo di fulmine". "Una visita casuale in una galleria romana. Una piccola mostra nel 1986. Mi piacque davvero tanto, uscimmo e mio marito mi disse: - comprali se ti sono piaciuti tanto -. Così cominciò tutto, con una decina di pezzi minori". Per Expo 2015 prestò un opera di Giacomo Balla. Per tutta la vita inviò le opere della sua collezione alle mostre sul movimento artistico in tutto il mondo.
Ma ovviamente Laura Biagiotti sarà ricordata principalmente per la sua arte in passerella. Amava vestire le sue donne coccolandole, con linee morbide: in un mondo così complicato le donne ne avevano bisogno. Alla sua città tanto amata - Roma - dedicò una linea di profumi.
L'azienda è passata da mamma Delia alla figlia Laura, che dal 1997 si faceva affiancare dall'amatissima Lavinia, la primogenita diventata vice presidente dal 2005. Starà a lei portare avanti la visione che sua madre aveva condensato in una frase pronunciata in occasione dei 50 anni di carriera: "L'ossimoro della moda, come quello della natura, è estrarre l'eterno dall'effimero".
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Foto Olycom