La Brexit fa volare Hillary Clinton nei sondaggi. La candidata alla presidenza degli Stati Uniti stacca Trump di ben 12 punti.
La Brexit fa volare Hillary Clinton nei sondaggi. La candidata alla presidenza degli Stati Uniti stacca Trump di ben 12 punti.La Brexit, a sorpresa, ha fatto bene alla campagna elettorale di Hillary Clinton. Tutti, infatti, si aspettavano un aumento di consensi per il suo diretto avversario nella corsa alla Casa Bianca, Donald Trump. Invece è lei a volare alta nei sondaggi, mentre il tycoon newyorkese che sprofonda.
La conferma arriva dall’ultima rilevazione fatta da Washington Post e Abc, che dà la Clinton avanti di ben 12 punti, un vantaggio a doppia cifra che non si registrava da settimane.
La ragione del sorpasso? Secondo molti Donald Trump ha pagato caro il suo sostegno alla Brexit
Il miliardario, infatti, non ha mai nascosto di sentirsi in sintonia con il clima di antipolitica che anima il Vecchio Continente, lasciandosi andare a previsioni decisamente azzardate e impopolari alle orecchie dell’elettorato Usa: “Francia, Italia e Spagna sono tutti candidati all’uscita dalla Ue, perché sono in difficoltà. Ma non solo. Ce ne sono molti altri che sono pronti alla loro versione della Brexit. Vedrete”.
Così Trump sta vivendo il suo momento più nero da quando è iniziata la campagna elettorale. A non piacere agli americani non è soltanto la sua retorica incendiaria, ma anche il modo in cui gestisce temi delicati di politica economica o estera mischiandoli con i suoi affari personali. Come è accaduto quando ha esultato per la Brexit mentre era in Scozia per inaugurare un suo golf club.
L’auspicio di Trump è sempre stato quello di trarre vantaggio dall’ondata populista che ha travolto il Regno Unito. Invece, contrariamente alle previsioni, lo scenario che si prospetta è completamente opposto: lo shock dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea sta avvantaggiando molto di più la candidata democratica Hillary Clinton, che ora può giocarsi la carta di una leadership più affidabile e stabile. Con un occhio più attento agli effetti che ogni decisione può avere sui cittadini americani. E sul resto del mondo.