L’Unicef ha pubblicato il rapporto “The Challenges of climate change. Children on the front line” in relazione ai cambiamenti climatici.
L’Unicef ha pubblicato il rapporto “The Challenges of climate change. Children on the front line” in relazione ai cambiamenti climatici.Vittime dei cambiamenti climatici ma costantemente ignorati durante i negoziati internazionali sul clima: sono i bambini a soffrire maggiormente.
E’ quanto denuncia il rapporto UNICEF “The Challenges of Climate Change: Children on the front line” in cui si mettono in evidenza tutti i pericoli del surriscaldamento globale proprio sulla parte più vulnerabile della popolazione, i bambini.
Anthony Lake, Direttore generale dell’UNICEFnella prefazione del rapporto ha spiegato che è inevitabile che gli effetti dei cambiamenti climatici influenzino negativamente la vita dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo visto che sono sempre più visibili ed estremi.
Oltre il 99% delle morti già attribuibili ai cambiamenti climatici si verificano nei paesi in via di sviluppo, e purtroppo oltre l’80% di questi decessi riguarda i bambini.
Il rapporto, realizzato con il contributo di 40 esperti, prende in esame l’accelerazione delle minacce globali climatiche su malattie e calamità naturali, sull’insufficienza alimentare, sulla mancanza di accesso all’acqua potabile e sulle scarse strutture igienico-sanitarie.
Si stima che nei prossimi dieci anni, soltanto in Asia meridionale e Africa, circa 175 milioni di bambini saranno colpiti da disastri legati al clima il che potrebbe voler dire almeno 250 morti l’anno.
I bambini e i giovani d’oggi sono la generazione che si troverà ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico ed è necessario quindi fin da ora attuare drastici tagli sulle emissioni di gas serra.
Purtroppo, come ha spiegato Marie Claude Martin direttore dell’Ufficio di Ricerca Innocenti Unicef, i bambini e gli adolescenti sono stati puntualmente ignorati durante tutti i negoziati sul clima di alto livello ma «questo dossier è un tentativo per ristabilire l’equilibrio».
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