Secondo un recente studio le emissioni di gas serra prodotte dal bestiame contribuiscono per il 28% al riscaldamento globale.
Secondo un recente studio le emissioni di gas serra prodotte dal bestiame contribuiscono per il 28% al riscaldamento globale.In quarant'anni i gas a effetto serra emessi dal bestiame sono aumentati del 51%. A stabilirlo un recente studio condotto dal dottor Dario Caro e dal professor Simone Bastianoni del gruppo di Ecodinamica dell'Università di Siena, in collaborazione con i professori Ken Caldeira della Stanford University e Steven Davis dell'Università della California).
In base ai calcoli effettuati si stima che globalmente dal 1961 al 2010 le emissioni di gas serra dovute a 11 tipi di bestiame, relative a 237 nazioni sono aumentate del 51%
Gli animali sono responsabili di circa il 10% delle emissioni globali e si ipotizza che la crescita aumenterà ancora di più dato che, per il 2050, è previsto il raddoppio della richiesta di prodotti derivanti dal bestiame, come carne, latte e uova.
Il dottor Caro dell'Università di Siena spiega che l'anidride carbonica rilasciata dall'uso di combustibili fossili e dalla deforestazione rappresenta la porzione più ampia dei gas serra che hanno effetto sul cambiamento climatico.
Metano e protossido di azoto, cioè le sostanze prodotte dal bestiame, rappresentano circa il 28% del contributo al riscaldamento globale.
Purtroppo il processo di sviluppo mondiale sta portando da un lato un forte aumento della richiesta di carne e altri prodotti derivanti dal bestiame anche se dall’altro lato si sta assistendo ad una riduzione delle emissioni causate da un singolo animale. Ne consegue quindi che queste emissioni di gas continuano ad aumentare in maniera impressionante sul pianeta Terra.
Analizzando più nel dettaglio i risultati conseguiti dallo studio, emerge che il 74% delle emissioni mondiali è causato dai bovini. Ciò è dovuto soprattutto all'abbondanza di mucche da latte ma anche dalla grande quantità di metano e protossido di azoto prodotti dai bovini da carne rispetto agli altri animali: in particolare le pecore contribuiscono per il 9%, i bufali il 7%, i maiali il 5% e le capre il 4%.
Foto © takada hiroto - Fotolia.com