La famosa attrice Emma Thompson ha deciso di unirsi alla campagna di Greenpeace per creare un santuario nella zona dell’Artico minacciata dalle trivellazioni.
La famosa attrice Emma Thompson ha deciso di unirsi alla campagna di Greenpeace per creare un santuario nella zona dell’Artico minacciata dalle trivellazioni.L'attrice britannica, Emma Thompson ha aggiunto la propria voce a quella di oltre 5 milioni di persone che in tutto il mondo hanno aderito al movimento globale SaveTheArctic.
Greenpeace, con questa campagna, chiede la creazione, nell'Artico, di un santuario marino attorno al Polo Nord dove bandire le trivellazioni petrolifere e la pesca industriale, attività estremamente pericolose per un'area tanto meravigliosa quanto fragile.
Ad inizio agosto, la Thompson ha deciso di unirsi alla campagna di Greenpeace salendo a bordo della nave “Esperanza” insieme alla figlia: durante il viaggio verso l'Artico, ha avuto modo di constatare in prima persona fenomeni preoccupanti come la riduzione dei ghiacci e l'accumulo di plastica nei mari.
«Ci è stato detto che il riscaldamento globale è tutta colpa nostra, che abbiamo bisogno di benzina, che vogliamo le nostre macchine e che l'industria petrolifera non sta facendo altro che rispondere alle esigenze di un pubblico avido – ha spiegato l’attrice britannica - Ma questo semplicemente non è giusto. Molti di noi vogliono vivere in modo pulito, ma i nostri governi certamente non aiutano a rendere semplici certe scelte. La spinta al cambiamento di cui abbiamo bisogno, di cui l'Artico ha bisogno, deve arrivare sia dall'alto che dal basso. Abbiamo bisogno di governi che resistano alle pressioni delle industrie 'sporche', che per tanto tempo li hanno finanziati e controllati, e che ci diano la possibilità di vivere la nostra vita in modo più sostenibile».
La Thompson ha poi proseguito spiegando che occorre farsi sentire ed essere consapevoli del nostro potere: «Dobbiamo tenere a mente che i politici spesso perdono di vista questioni che non sono sempre evidenti davanti ai loro occhi. In questo modo, essi possono addirittura arrivare a ignorare i cambiamenti climatici, forse la sfida più urgente per i nostri tempi. Per questo dobbiamo essere tutti più audaci. Partecipate a manifestazioni, scrivete a chi vi governa. Se decine di milioni di noi scrivessero ai nostri leader chiedendo politiche di intervento per la salvaguardia dell'Artico, e per trovare soluzioni ai cambiamenti climatici, sicuramente le cose potrebbero cambiare».
Foto © Tony Campbell - Fotolia.com