Secondo l'annuario dei dati ambientali dell'Ispra sul consumo del suolo, ogni secondo scompaiono 8 mq di terreno: le regioni più colpite sono Lombardia e Veneto.
Secondo l'annuario dei dati ambientali dell'Ispra sul consumo del suolo, ogni secondo scompaiono 8 mq di terreno: le regioni più colpite sono Lombardia e Veneto.L'edizione 2014 dell'Annuario dei dati ambientali dell'Ispra rivela un quadro preoccupante: in più di 50 anni sono stati consumati mediamente quasi 7 mq al secondo. Purtroppo ora il consumo di suolo viaggia ad una velocità di 8 mq al secondo. In termini assoluti sono andati irreversibilmente persi circa 22.000 kmq: si sta assistendo dunque a un fenomeno in costante accelerazione.
Nel 2012 le stime del consumo di suolo indicano che in 15 regioni viene superato il 5% di suolo consumato, con le percentuali più elevate in Lombardia e in Veneto dove si toccano punte di oltre il 10%. In Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia i valori sono invece compresi tra l'8 e il 10%.
Si tratta dunque di una pessima notizia per il nostro Paese, date le sue particolari condizioni climatiche e geomorfologiche: è risaputo che l’Italia è ad alto c.
Purtroppo il 2013 è stato caratterizzato da precipitazioni al di sopra della media che in molte zone hanno causato diversi fenomeni franosi come è avvenuto in Toscana nel mese di marzo con oltre 600 frane nel solo bacino dell'Arno.
Nel 2013 sono stati censiti 112 eventi franosi, distribuiti su tutto il territorio italiano in aggiunta ai cambiamenti climatici che hanno registrato un aumento della frequenza e della durata di eventi estremi come alluvioni, siccità e onde di calore.
Nel 2013 si è verificata inoltre una variazione anomala della temperatura media che è stata superiore a quella globale sulla terraferma, inoltre il numero medio di notti tropicali, con temperatura minima maggiore di 20°C, è stato superiore al valore medio degli ultimi 13 anni.
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