Il settore dell’ e-waste, cioè dei rifiuti elettronici è in rimonta: in Italia vengono raccolte in un anno circa 8 mila tonnellate di pile.
Il settore dell’ e-waste, cioè dei rifiuti elettronici è in rimonta: in Italia vengono raccolte in un anno circa 8 mila tonnellate di pile.Il rapporto Solving the E-Waste Problem (StEP) Initiative, un'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite, rivela la tendenza all’aumento dei rifiuti elettronici: oggi si sfiorano i 49 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici e nei prossimi cinque anni si arriverà alla cifra di 65,4 milioni di tonnellate.
Le pile costituiscono una componente importante dell'e-waste, il settore dei rifiuti elettronici
Stando ai dati più recenti, il loro recupero nel nostro Paese è in netta crescita anche se ancora 2 pile su 3 si perdono per strada
In particolare nel 2013 è stato raccolto in modo corretto il 31,8% delle pile e degli accumulatori cioè il 4% in più rispetto al 2012, ma ancora il 13% in meno rispetto al target europeo per il 2016: dunque l'obiettivo per il 2016 di arrivare al 45% di raccolta è ancora lontano.
Dunque anche se il settore dell’ e-waste è in rimonta e la rete di prelievo si è rafforzata, la strada da percorrere è lunga. Nel 2013 i punti di raccolta degli esercizi commerciali e della grande distribuzione sono quasi triplicati arrivando a 1.678 mentre i centri di raccolta comunali sono aumentati da 1.069 a 1.553. E’ da registrare inoltre l’operatività di più di 30 impianti di trattamento dei Raee ovvero i rifiuti elettrici ed elettronici.
Sono stati recuperati circa 2.800 tonnellate di Raee dal Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori e quasi 5.700 tonnellate dalle attività volontarie svolte dai singoli sistemi di raccolta creati dai produttori di pile e accumulatori.
Secondo Danilo Bonato, direttore di ReMedia il recupero dei Raee significa non solo ridurre un problema ambientale ma anche sviluppare un settore strategico per l'occupazione. Infatti, dato che solo nel settore del riciclo dei Raee il fatturato può arrivare a 300 milioni di euro entro 7 anni, l'Europa ha deciso di stanziare oltre 3 miliardi di euro nell'ambito del programma Horizon 2020.
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