Il principe William, erede al trono d’Inghilterra, si è detto disposto a far distruggere tutto l'avorio di proprietà di Buckingham Palace
Il principe William, erede al trono d’Inghilterra, si è detto disposto a far distruggere tutto l'avorio di proprietà di Buckingham PalaceIl principe William sarebbe pronto a far distruggere tutto l'avorio di proprietà di Buckingham Palace.
Pare che a rivelare l'indiscrezione all'Independent on Sunday sia stata la primatologa Jane Goodall con cui il giovane duca di Cambridge si sarebbe confidato.
Il principe William sarebbe intenzionato a vedere distrutto tutto l'avorio della Royal Collection che annovera circa 1.200 manufatti risalenti a centinaia di anni fa
Già il padre di William, il principe Carlo, anni fa aveva chiesto ed ottenuto che tutte le suppellettili in avorio venissero rimosse dalle sue residenze, Clarence House e Highgrove. Il figlio sembra dunque pronto ad una decisione più drastica che rappresenti una forte presa di posizione contro gli orrori causati alla fauna selvatica per ottenere l’avorio.
La proposta del principe William è stata accolta con entusiasmo dagli ambientalisti molto meno dai critici d’arte, come Brian Sewell, che ha definito minacciosa l’idea dell’erede al trono perché occorre riconoscere il valore storico ed artistico di molti manufatti risalenti addirittura al Rinascimento quando l'avorio veniva lavorato dai migliori maestri dell’epoca.
D’altra parte, come sostiene il deputato conservatore Zac Goldsmith, nulla più della distruzione pubblica dell’avorio di proprietà reale da parte di Buckingham Palace potrebbe aiutare gli inglesi a opporsi al traffico e al commercio illegale d’avorio.
La decisione del principe William sarebbe successiva alla recente partecipazione , insieme al padre Carlo e al fratello Harry, al convegno internazionale contro il commercio di animali selvatici tenutasi a Londra dove i reali hanno offerto il loro sostegno alla campagna contro il bracconaggio degli elefanti.
Durante la conferenza i governi di 46 paesi si sono impegnati a non usare i prodotti provenienti da specie minacciate di estinzione, a vietare il commercio internazionale di avorio e a incoraggiare i paesi a distruggere le loro scorte illegali di avorio.