La situazione ambientale sul monte Fuji, la montagna sacra simbolo del Giappone, è da diverso tempo a rischio a causa dell’inquinamento.
La situazione ambientale sul monte Fuji, la montagna sacra simbolo del Giappone, è da diverso tempo a rischio a causa dell’inquinamento.Il monte Fuji, venerato da scintoisti e buddhisti e da molti secoli meta di pellegrinaggi, rischia di diventare vittima della propria fama: il costante afflusso di turisti ha determinato un incremento esponenziale dei rifiuti abbandonati in alta montagna.
Bottiglie di plastica e altri rifiuti abbandonati dai visitatori finiscono con l’imbrattare uno dei luoghi più incontaminati della Terra proclamato Patrimonio mondiale culturale dell’Unesco
Ogni anno sono circa 30 i milioni di turisti che visitano il vulcano Fuji e i dintorni: di questi una parte considerevole riesce a raggiungere un’altezza intermedia di 2.000 metri mentre gli scalatori riescono a spingersi fino alla vetta, a quota 3.776 m.
In quella che è la montagna più frequentata non solo del Giappone ma del mondo intero, si arriva a raccogliere una cifra impressionante di rifiuti: sono ben 60 le raccolte di immondizia organizzate annualmente per un totale di diverse decine di tonnellate di materiale.
Il problema non è neppure recente dato che già dal 1995 si erano messe in atto tutta una serie di misure atte a ripristinare un ecosistema compromesso quando apparecchi elettrici venivano abbandonati un po' ovunque e le acque sacre del santuario Asama, costruito sulla cima, erano sporche.
Negli ultimi anni la situazione ambientale è parecchio migliorata grazie anche all’uso di bus a motore ibrido e alla presenza di guardiani che forniscono informazioni e indicazioni ai turisti.
Per spingere i turisti ad un atteggiamento più responsabile e rispettoso, a partire da quest’estate verrà richiesto il pagamento di un biglietto di mille yen, equivalente a 7,60 Euro, per accedere alla montagna.
Inoltre, come se non bastasse, il problema dei rifiuti non è l’unico a mettere a rischio il delicato ecosistema del vulcano Fuji: pare infatti che i livelli di mercurio aumentino in maniera vertiginosa quando soffiano i venti dalla Cina.
E’ dal 2007 che sul vulcano sacro agli shintoisti vengono monitorati i livelli di inquinamento atmosferico: in base ai dati raccolti lo scorso agosto dall'ong Valid Utilization della stazione meteorologica del Monte Fuji, i livelli di mercurio sulla vetta risultavano il doppio rispetto a quelli delle altre zone e questo si verificava proprio quando i venti stavano soffiando dal continente cinese.
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