Secondo un'indagine condotta da Fiab Onlus, ogni anno in Italia, sono circa 320 mila le biciclette rubate: un fenomeno in costante crescita.
Secondo un'indagine condotta da Fiab Onlus, ogni anno in Italia, sono circa 320 mila le biciclette rubate: un fenomeno in costante crescita.In base ad una ricerca condotta dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), in collaborazione con prefetture, comuni, capoluoghi di provincia e cittadini, appare evidente come il furto di biciclette sia un fenomeno in costante crescita.
I dati raccolti negli ultimi due anni evidenziano che la media italiana è di un furto di bicicletta ogni 130-180 abitanti per un totale di circa 320.000 veicoli rubati ogni anno
Su iniziativa della FIAB sono stati divulgati dei questionari dedicati ai ciclisti che hanno evidenziato una scarsa propensione da parte dei cittadini a denunciare il furto subito.
Ad esempio dai 606 questionari distribuiti a Milano è emerso che ben 465 persone hanno subìto il furto della propria bicicletta ma solo il 21% di essi lo ha denunciato.
A Lodi invece su 134 intervistati ben 107 hanno subìto un furto denunciato solo in 43 casi mentre a Bologna su 240 questionari compilati, i furti subiti sono stati 275 con solo 75 denunce.
Da queste ricerche appare evidente come i furti di biciclette siano concentrati soprattutto nelle aree urbane del nord e del centro nord coinvolgendo in particolare coloro che si spostano abitualmente in bici.
Chi ha subito un furto del genere di solito tende a continuare a muoversi in bicicletta ma lo fa con un mezzo di basso costo e quindi anche di scarso valore dal punto di vista degli standard di sicurezza.
Il dato più allarmate consiste comunque nel fatto che le denunce rimangono una minoranza: per quanto disomogenei tra loro, i dati riferiti all’anno 2012 indicano che solo il 40% dei furti viene regolarmente denunciato.
Davanti a un quadro così complesso del fenomeno la FIAB ha avanzato una serie di proposte come quello di identificare le bici rubate attraverso l’adozione volontaria di un sistema di punzonatura del codice fiscale del proprietario su ogni bicicletta.
Il codice fiscale presente su una bici rubata porterebbe ad una più facile identificazione del proprietario da parte delle forze dell’ordine con la possibilità di restituire il veicolo.
Inoltre comporterebbe una migliore gestione delle bici sequestrate, ora ammassate nei magazzini comunali, e rappresenterebbe un incentivo a denunciare il furto oltre che un disincentivo nel riciclare le bici rubate.
Foto © Roman Sigaev - Fotolia.com