Alla conferenza nazionale “La Natura dell’Italia”, il Wwf ha raccontato le storie di cinque testimonial che svolgono green job con grande successo.
Alla conferenza nazionale “La Natura dell’Italia”, il Wwf ha raccontato le storie di cinque testimonial che svolgono green job con grande successo.In occasione della Conferenza Nazionale "La Natura dell'Italia: biodiversità, aree protette e green economy per il rilancio del Paese", promossa dal ministero dell'Ambiente e che si è tenuta a Roma 11-12 dicembre scorso, il Wwf ha scelto cinque testimonial per raccontare altrettante storie della green economy italiana.
I cinque testimoni sono stati scelti per dimostrare come sia possibile avere successo con i green job e come la green economy insieme alla conservazione e valorizzazione della biodiversità sia ormai diventata una realtà anche nel nostro Paese.
Nel carnet presentato dal Wwf ci sono persone che si occupano di servizi ambientali ed aree protette, architettura e paesaggio, ma anche chi allestisce mostre per parlare di natura.
I testimoni d’eccezione sono: Simona Bardi, dirigente della società di servizi ambientali di Roma; Fernando Di Fabrizio presidente della Cogecstre, la cooperativa ambientale attiva nella riserva naturale regionale di Penne in Abruzzo; Gioia Gibelli architetto del paesaggio agrario e vicepresidente della International association for landascape ecology; Massimiliano Lipperi che allestisce mostre e musei naturalistici e Leonardo Lombardi esperto in valutazioni di impatto ambientale e progetti comunitari.
Partendo dall’esperienza concreta di queste persone è possibile affermare come i lavori green si declinino in molti modi: dalla gestione di aree protette alla produzione agro alimentare, dalla pianificazione del territorio, al ripristino e valorizzazione del paesaggio, dal turismo sostenibile alla valorizzazione di arte scienza e cultura.
Secondo il Wwf, queste storie di successo sono indicative del fatto che il nostro straordinario patrimonio naturale non può più aspettare e deve essere messo al centro di una vera e propria conversione ecologica dell’economia del Paese al fine di favorire non solo una migliore e più consapevole conservazione e valorizzazione della biodiversità ma anche di offrire realistiche opportunità di realizzazione per le nuove generazioni.
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