L’ONU ha dichiarato che il 2014 sarà l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare.
L’ONU ha dichiarato che il 2014 sarà l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare.Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2014 "Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare" per rimarcare l’importanza svolta dall’agricoltura familiare nel lottare contro fame e povertà, nel rafforzare la sicurezza alimentare, nel salvaguardare l’ambiente e nel raggiungere uno sviluppo sostenibile, soprattutto nelle aree rurali.
Durante la cerimonia per il lancio dell'Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare, tenutasi lo scorso 22 novembre a New York, erano presenti numerosi responsabili delle Nazioni Unite, ambasciatori, ministri e rappresentanti della società civile molti dei quali ricopriranno il ruolo di Ambasciatori Speciali per l'Anno Internazionale.
L'agricoltura familiare, spina dorsale dell'agricoltura, rappresenta ciò che di più simile c’è rispetto la produzione alimentare sostenibile perché gli agricoltori familiari svolgono attività agricole non specializzate e diversificate, che conferiscono loro un ruolo centrale per la sostenibilità ambientale e la conservazione della biodiversità.
Sono oltre 500 milioni le aziende agricole a conduzione familiare presenti nel mondo, sia in quello sviluppato che nel Terzo mondo: addirittura nei paesi in via di sviluppo queste realtà a conduzione familiare rappresentano ben l'80% del totale delle aziende agricole.
Gli agricoltori familiari poveri vivono per lo più in zone rurali dell'Africa, dell'Asia, dell'America Latina e del vicino Oriente: se tutti loro fossero sostenuti da un contesto politico appropriato potrebbero raggiungere velocemente il loro potenziale produttivo.
Ed è proprio questo a cui mira l’ONU tramite l’istituzione dell’Anno Internazionale: migliorare la situazione di agricoltori, pescatori e pastori rimettendo l’agricoltura familiare al centro dei programmi di sviluppo sia nazionali che regionali.
Tra gli obiettivi vi è l’impegno ad offrire alle comunità più svantaggiate e vulnerabili assistenza politica, economica e tecnica, rendendo disponibili tecnologie appropriate, migliorando l’accesso a terra, risorse idriche, credito e mercato e creando un ambiente favorevole per ulteriori investimenti.
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