Il 14 febbraio 2014 entrano in vigore le nuove disposizioni europee in merito alla raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il 14 febbraio 2014 entrano in vigore le nuove disposizioni europee in merito alla raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.Secondo la classifica stilata dall'organizzazione ambientalista Green Cross Svizzera, in collaborazione con la statunitense Blacksmith Institute, al primo posto dei luoghi più inquinati si trova la discarica di Agbogbloshie: è qui che finiscono i rifiuti elettronici provenienti da tutto il mondo.
Ogni anno questa discarica del Ghana, vicino ad Accra, accoglie oltre 215mila tonnellate di computer, televisori e forni a microonde provenienti dal mondo industrializzato.
Se in Europa non si vuole arrivare a degenerazioni come queste è importante avviare validi programmi di raccolta dei rifiuti elettronici (Raee) ed è questo a cui mirano le nuove normative che dal prossimo 14 febbraio entreranno in vigore.
Le nuove normative europee in merito alla raccolta Raee pretendono infatti che i produttori raccolgano il 45% dei rifiuti elettronici immessi nel mercato fino al 2016, per passare al 65% fino al 2019.
In base a queste nuove disposizioni, l’Italia dovrà passare da una media di 4 chili pro capite a circa 8 chili per abitante nel 2016, fino a raggiungere i 14 chili nel 2019
Nodo cruciale della recente normativa è la possibilità data al consumatore di consegnare, a titolo gratuito, le vecchie apparecchiature di piccole dimensioni ai negozianti, mentre prima ciò era consentito solo in previsione di un nuovo acquisto.
In pratica ora non sarà più obbligatorio comprare un prodotto elettrico nuovo per disfarsi di quello vecchio equivalente: la formula “uno contro uno” lascerà finalmente posto all’opzione “uno contro zero”.
Particolare attenzione viene rivolta anche al problema dell’export illegale dei Raee: vengono introdotti articoli mirati e norme più severe per combattere e prevenire la dispersione dei Raee attraverso i canali non ufficiali, come i rivenditori non autorizzati di materiali di scarto.
La nuova direttiva del Parlamento europeo introduce dunque importanti disposizioni per il miglioramento della raccolta, del riutilizzo e del riciclaggio dei Raee, in modo da proteggere sia l’ambiente che la salute dei cittadini e in più rappresenta un’opportunità unica per favorire politiche industriali orientate all’efficienza delle risorse.
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