E’ stata firmata da 121 paesi, Italia compresa, la Convenzione di Minamata sull’uso e il commercio del mercurio: dal 2020 sarà proibito in tutto il mondo.
E’ stata firmata da 121 paesi, Italia compresa, la Convenzione di Minamata sull’uso e il commercio del mercurio: dal 2020 sarà proibito in tutto il mondo.Dopo un negoziato durato ben quattro anni 121 Paesi, tra cui l’Italia, hanno sottoscritto la Convenzione di Minamata sull’uso e il commercio del mercurio, il trattato che mette al bando a partire dal 2020 questo metallo liquido.
Con la firma della Convenzione di Minamata inizia un lungo percorso per difendere il mondo dal mercurio, uno dei primi 10 prodotti chimici più pericolosi per la salute pubblica e per l’ambiente
La Convenzione prende il nome dal disastro avvenuto oltre 50 anni fa a Minamata, nella prefettura meridionale di Kumamoto, in Giappone, quando la Chisso Corporation riversò in mare mercurio determinando l’avvelenamento e la successiva morte di molti abitanti del luogo.
Si calcola che nel corso degli anni siano state più di 2 mila le vittime dell’avvelenamento da mercurio, senza contare le migliaia di persone colpite da malattie dopo aver mangiato pesce contaminato dal metallo.
Questa tragedia ha dato il nome anche ad una sindrome neurologica, la malattia di Chisso-Minamata, che comporta tra i vari sintomi: perdita del coordinamento muscolare, disordine mentale, debolezza visivo/uditiva, paresi e addirittura la morte.
La Convenzione di Minamata entrerà in vigore solo nel 2016, invece entro il 2018 il mercurio sarà vietato nel processo di produzione di acetaldeide, che è quello che ha causato il disastro di Minamata, per poi arrivare entro il 2020 ad un’abolizione totale nell’utilizzo industriale.
Non sarà inoltre più consentito vendere, importare ed esportare prodotti contenenti il mercurio come le lampade fluorescenti e i termometri per misurare la temperatura
I termometri a mercurio, e altri dispositivi medici che lo contengono come i misuratori di pressione, potranno essere utilizzati fino al 2030 solo in alcune circostanze speciali, ma l'Oms e l'organizzazione non governativa Health Care Without Harm invitano i vari Paesi ad anticipare al 2020 l'obiettivo di eliminarlo dai centri medici e ospedalieri.
I termometri al mercurio dovranno essere progressivamente sostituiti da termometri digitali, in verità già in uso, e dai biotermometri: strumenti estremamente precisi perché sfruttano la capacità di alcune molecole della pelle per registrare variazioni di temperatura anche minime.
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