E’ lunga 679 chilometri e collega Venezia e Torino: è VENTO, la pista ciclabile pensata per incentivare la mobilità ecologica.
E’ lunga 679 chilometri e collega Venezia e Torino: è VENTO, la pista ciclabile pensata per incentivare la mobilità ecologica.E’ allo studio un progetto finalizzato a collegare Venezia a Torino, passando per la valle del Po, con un percorso ciclabile di 679 chilometri. Si tratta di VENTO, un progetto che mira a produrre un corridoio verde tutelato dalle amministrazioni di ben quattro Regioni.
Questa pista ciclabile passerebbe per città d’arte come Venezia, Ferrara, Mantova, toccando grandi città come Torino e Milano, ma anche centri più piccoli che ne trarrebbero benefici perché verrebbero valorizzate le loro realtà naturalistiche, rurali, enogastronomiche e artigianali.
VENTO passerebbe per i canali di Venezia e i navigli di Milano, ma anche attraverso la Pianura padana e aree naturali protette, offendo così l’opportunità di assaporare il territorio del Nord Italia
Di questo progetto si stanno occupando 288 associazioni, enti e istituzioni e più di 4.700 cittadini su iniziativa del Politecnico di Milano: la spesa necessaria ammonta a 80 milioni di euro, pari a circa 118 euro al metro.
Stando al progetto del PoliMi si mira a realizzare la più lunga pista ciclabile italiana e una delle più lunghe ciclabili d’Europa: l’impegno sarebbe diviso tra Stato, 4 regioni e 12 province.
Ad oggi restano solo 145 km, cioè il 21% del tragitto, non realmente pedalabili e che richiedono importanti interventi: per questi, occorre un investimento di circa 61 milioni di euro, vale a dire circa 420 euro al metro.
VENTO porterebbe nuovi posti di lavoro su suolo italiano perché il cicloturismo alimenta economie locali diffuse, generando occupazione in località che altrimenti rimarrebbero escluse dal turismo tradizionale: con un indotto di 100 milioni di €/anno, questa pista ciclabile creerebbe 2.000 nuovi posti di lavoro.
Foto @www.corriere.it