Per valutare la biodiversità marina della Sicilia, l'Ispra ha lavorato con i propri ricercatori per due anni con l'aiuto della nave oceanografica Astrea.
Per valutare la biodiversità marina della Sicilia, l'Ispra ha lavorato con i propri ricercatori per due anni con l'aiuto della nave oceanografica Astrea.Sono state trovate 150 diverse specie animali e vegetali: in due anni i ricercatori dell'Ispra, con il supporto della nave oceanografica Astrea hanno studiato la biodiversità marina siciliana.
I risultati emersi nel corso di due anni di campagne di esplorazione dell’ambiente marino siciliano si sono dimostrati di notevole importanza per comprenderne la sua ricchezza.
Ad esempio nel mare di Panarea si sono scoperte ampie e profonde aree idrotermali, ricche di camini attivi con batteri chemiosintetici capaci di trasformare in materia organica i fluidi idrotermali.
Queste aree sono protette dalla Direttiva Habitat perché qui vivono specie rare come la spugna carnivora Asbestopluma hypogea e il foraminifero gigante Spiculosiphon.
Sono inoltre state scoperte aree idrotermali nel banco Graham, ovvero la famosa isola Ferdinandea, emersa nello Stretto di Sicilia e poi scomparsa nel 1831.
Oltre al Banco Graham sono stati esplorati altri banchi, cioè montagne sommerse che partono dalle profondità marine e giungono a pochi metri dalla superficie: il Banco Terribile, il Banco di Pantelleria e il Banco Avventura.
Le esplorazioni, effettuate a bordo della nave Oceanografica da ricerca "Astrea", hanno permesso di raccogliere 2860 foto e 29 filmati attraverso il ROV, un robot filoguidato in grado di arrivare fino a 500 metri di profondità.
Sui banchi sono stati rinvenuti 13 ambienti protetti e ben 150 diverse specie animali e vegetali, di cui 18 protette e 31 considerate sensibili dalle convenzioni internazionali.
Le ricerche condotte hanno permesso di studiare i fondali della foce del Fiume Platani e delle zone della Scala dei Turchi e di Capo Milazzo fornendo informazioni preziose su 123 specie tra animali e vegetali.
I dati sono stati inseriti nella banca dati dell'Osservatorio e raccolti in un "Atlante delle specie marine protette in Sicilia", presto disponibile online sui siti dell'Osservatorio e dell'Ispra.
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