Con l’iniziativa "The Water Rooms", presentata a Expo 2015, l’Onu lancia l’allarme: oltre 750 milioni di persone nel mondo sono senza acqua.
Con l’iniziativa "The Water Rooms", presentata a Expo 2015, l’Onu lancia l’allarme: oltre 750 milioni di persone nel mondo sono senza acqua.Presentata a Expo 2015 The Water Rooms, un’iniziativa per scoprire, capire e valutare le risorse idriche mondiali.
Controllando i dati del rapporto del Programma per la valutazione delle risorse idriche mondiali delle Nazioni Unite ospitato dall'Unesco e dal ministero dell'Ambiente emerge che il 20% delle falde idriche, cioè una su cinque, è già sfruttato in maniera non sostenibile.
Inoltre gli impianti di desalinizzazione consumano molta energia fossile, restituendo al mare acqua calda ed eccessivamente salata.
L'iniziativa The Water Rooms ha visto la presentazione di 5 cortometraggi di animazione, 5 monologhi e un portale web e si è basata sui risultati del rapporto Onu "Acqua per un Mondo Sostenibile", oltre che sul contributo di oltre 60 organizzazioni ed esperti internazionali.
Ai contenuti scientifici del progetto hanno partecipato Marco Paolini, Vandana Shiva, Steve Cutts, Tony Allan e Studio Bozzetto.
In base al rapporto Onu risulta che 748 milioni di persone non hanno accesso a fonti di acqua potabile e che ben 2,5 miliardi di persone non usano strutture igienicosanitarie sicure
Senza tener conto, inoltre, della situazione in alcuni paesi a reddito medio-alto, dove i reflui di circa il 75% degli alloggi collegati alla rete fognaria non sono trattati in modo corretto.
Nonostante i dati preoccupanti il rapporto Onu indica alcune alternative possibili. Ad esempio, in campo energetico, basterebbe dare più spazio alle fonti rinnovabili, così da ridurre la pressione sull'acqua.
Ma non solo. In agricoltura, per proteggere le falde idriche e difendere la fertilità dei suoli, si potrebbero usare tecniche che fanno scarso uso della chimica.
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