Secondo le nuove stime del rapporto Ispra "Consumo di suolo 2015" ogni giorno in Italia si perdono 6-7 m² di suolo al secondo.
Secondo le nuove stime del rapporto Ispra "Consumo di suolo 2015" ogni giorno in Italia si perdono 6-7 m² di suolo al secondo.Nel convegno organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), tenutosi a metà luglio all'Expo di Milano, emerge un dato sconfortante: in Italia al giorno sono coperti dal cemento 55 ettari di terreno ed è già scomparso il 20% della fascia costiera del Paese.
Questi sono i dati del rapporto Ispra del 2015 sul consumo di suolo in Italia, una risorsa ambientale fondamentale e non rinnovabile
Si stanno riducendo, a una velocità media di 6-7 m² al secondo, aree agricole e verdi a causa dell'espansione di città e di edificazioni. Stiamo assistendo a una profonda alterazione biofisica con impatto sull'equilibrio ambientale su scala locale e globale.
Ogni giorno si perdono quasi il 60% di aree agricole, il 22% di quelle urbane e il 19% di quelle naturali
Ne consegue che è stato perso anche il 20% della fascia costiera italiana oltre ai 34.000 ettari all'interno di aree protette, il 9% delle zone a pericolosità idraulica e il 5% delle rive di fiumi e laghi.
Teodoro Georgiadis dell'Istituto di biometeorologia del Cnr (ibimet-cnrT), spiega che le città continuano a espandersi disordinatamente frammentando il paesaggio e gli habitat naturali.
Inoltre, le modifiche al suolo influenzano il microclima urbano, agevolando le variazioni di temperatura tra città e campagna: la reintroduzione della vegetazione in aree pubbliche e private, favorirebbe un processo di mitigazione, determinando un abbassamento di temperatura anche di diversi gradi.
E’ stata infatti scientificamente provata l’associazione tra il consumo di suolo, il livello termico della città e i rischi da caldo per le classi di popolazione fragili come gli anziani e i bambini.
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