Secondo il Rapporto del ministero della Salute a causa dell’inquinamento ogni anno in Italia muoiono 34 mila italiani.
Secondo il Rapporto del ministero della Salute a causa dell’inquinamento ogni anno in Italia muoiono 34 mila italiani.Sono sconcertanti i dati del CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell'Impatto dell'Inquinamento atmosferico sull'Ambiente e sulla Salute) sull'impatto che l'inquinamento atmosferico ha sulla salute nel nostro Paese.
Secondo questo progetto finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute in collaborazione con varie Università e centri, più di 34.500 italiani muoiono ogni anno a causa dell'inquinamento atmosferico.
In particolare la maggiore concentrazione di veleni è al Nord, dove si registrano 22.500 decessi annuali.
L'inquinamento dell'aria, soprattutto il particolato fine (PM2.5), riduce in media di 10 mesi la vita di ogni cittadino: 14 per gli abitanti del Nord, 6,6 per chi vive al Centro e 5,7 al Sud e isole.
Usando sofisticati modelli previsionali delle concentrazioni degli inquinanti sull’intero territorio nazionale è emerso che il 29% della popolazione italiana vive in luoghi dove la concentrazione degli inquinanti è sempre sopra la soglia di legge: se solo si rispettassero i limiti di legge si salverebbero 11.000 vite l'anno.
Dal rapporto emerge inoltre che negli ultimi dieci anni la natura dell'inquinamento atmosferico è cambiata: i due principali responsabili dell’inquinamento sono la combustione di biomasse per il riscaldamento e gli scarichi dei veicoli diesel.
La combustione di biomasse, soprattutto di pellet e legno causa il maggior numero di morti e malattie a causa dell'esposizione al particolato.
Quanto ai veicoli diesel, questi sono responsabili per il 91% delle emissioni di biossido di azoto e di una quota importante di particolato.
Con il rispetto dei limiti previsti dalla normativa e la diminuzione del 20% della concentrazione media annuale degli inquinanti non solo si avrebbero ricadute positive sulla salute pubblica evitando 10.000 decessi all'anno ma ci sarebbero anche ottimi risvolti dal punto di vista economica con un risparmio di circa 30 mld di euro.
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