Pesata per la prima volta tutta la plastica presente negli oceani: ci sarebbero ben 269 mila tonnellate di plastica che inquinano e minacciano la catena alimentare del pianeta.
Pesata per la prima volta tutta la plastica presente negli oceani: ci sarebbero ben 269 mila tonnellate di plastica che inquinano e minacciano la catena alimentare del pianeta.Nelle acque degli oceani galleggerebbero circa 269 mila tonnellate di plastica: a stabilirlo la più completa ricerca scientifica sull’inquinamento da plastica mai condotta finora.
Diversi scienziati americani, cileni, australiani e neozelandesi sono arrivati a questo dato dopo sei anni di lavori e 24 spedizioni compiute tra il 2007 e il 2013 nel nord e sud dell’oceano Atlantico e Pacifico, nell’oceano Indiano, e lungo le coste australiane e del golfo del Bengala.
Attraverso modelli oceanografici è stata compiuta una stima globale che ammonterebbe a 5.250 mila miliardi di particelle di plastica che corrispondono a un peso di quasi 269 mila tonnellate
Lo studio ha permesso di notare che i pezzi di plastica più grandi sono vicini alle coste ma la maggior parte di plastica è presente nei mari sotto forma di microplastica, cioè di particelle che misurano meno di 5 millimetri: ce ne sarebbero circa 5 milioni di miliardi.
È stato difficile stabilire l’ammontare totale di plastica presente in mare, ma il suo peso è maggiore dell’intera biomassa degli esseri umani: un problema che purtroppo è destinato a peggiorare.
Gli scienziati hanno trovato queste particelle di plastica negli angoli più remoti del pianeta e ciò porta a dedurre che i vortici oceanici, con la loro potenza, disintegrano in microframmenti i pezzi di plastica disperdendoli nelle acque.
Come ha spiegato una delle autrici dello studio, Julia Reisser, in prossimità dei vortici oceanici era come immergersi in una sorta di “zuppa di plastica” perché dopo aver calato la rete si raccoglieva più plastica che vita marina.
A causare questo inquinamento sono sia il settore dell’abbigliamento che l’industria alimentare, in particolare gli imballaggi di cibi e bevande.
Purtroppo i frammenti di plastica più grossi soffocano foche e tartarughe, i pezzi più piccoli invece vengono ingeriti dai pesci e, tramite la catena alimentare, arrivano sulle nostre tavole, senza contare poi le sostanze chimiche contenute nella plastica.
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