Scopri il procedimento per fare a casa tua il sapone nero, il prodotto detergente originario della zona marocchina dell'Essaouira.
Scopri il procedimento per fare a casa tua il sapone nero, il prodotto detergente originario della zona marocchina dell'Essaouira.Una valida alternativa ai saponi tradizionali e ai detergenti per la casa, pieni di additivi chimici, è il sapone nero, un prodotto originario della zona marocchina dell‘Essaouira che si presenta sotto forma di una pasta cremosa dal colore ambrato.
Noto anche come sapone Beldi, il sapone nero ha un profumo intenso ricavato dall’olio d’oliva e viene usato come scrub naturale all’interno degli hammam durante il rito del bagno turco.
Il sapone nero non solo esfolia e nutre in profondità l’epidermide, donando una pelle liscia e vellutata, ma viene usato anche per curare l’igiene della casa: infatti, grazie al suo potere sgrassante, viene spesso usato come smacchiatore delle superfici di qualsiasi tipo per eliminare le macchie di unto degli indumenti.
Chi desidera provare a realizzare da sé il sapone nero deve procurarsi diversi recipienti per la cottura a bagnomaria, un cucchiaio di legno e un colino per filtrare l’olio. Indispensabili, poi, sono 500 g di olio extravergine di oliva, 100 g di olive nere denocciolate, 250 ml di acqua di fiori d’arancio, dell’olio essenziale di eucalipto e del carbonato di potassio (potassa), reperibile presso i colorifici.
Al posto della potassa, se si vuole seguire alla lettera la ricetta tradizionale del Nord Africa, si deve usare della lisciva ottenuta dalle ceneri dei baccelli di cacao unita alle ceneri delle bucce di platano.
La preparazione consiste nel mettere in un recipiente l’olio e le olive nere: si lasciano riposare per 24 ore, quindi si filtra l’olio usando un colino. In un recipiente si fa poi sciogliere a bagnomaria la potassa nell’acqua di fiori d’arancio mescolando di continuo con un cucchiaio di legno: si deve eseguire questa operazione in un luogo bene areato, muniti di guanti di protezione e una mascherina per proteggersi dagli schizzi bollenti.
Quando la potassa è sciolta si aggiunge poco per volta l’olio di oliva filtrato in precedenza, mescolando continuamente: il composto, che continua a rimanere sul fuoco, deve diventare traslucido, solo a questo punto si può togliere il recipiente dalla fonte di calore e si lascia raffreddare prima di aggiungere l’olio essenziale di eucalipto.
Il sapone infine deve essere lasciato a riposo negli stampi per circa due settimane in modo da potersi solidificare prima di essere usato: sarà solido ma molto morbido.
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