Sabato 28 marzo 2015 torna in tutto il mondo Earth Hour 2015, l’Ora della Terra, al grido di “Change Climate Change”.
Sabato 28 marzo 2015 torna in tutto il mondo Earth Hour 2015, l’Ora della Terra, al grido di “Change Climate Change”.Earth Hour 2015, la più grande mobilitazione globale ideata e promossa dal Wwf per fermare il cambiamento climatico, torna il 28 marzo.
Con il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, cittadini, imprese e istituzioni di tutto il mondo contribuiranno con un’azione concreta a vincere la sfida del cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico è una delle principali minacce per la biodiversità, per gli ecosistemi, per l’incredibile ricchezza della vita sul Pianeta nonché per l’esistenza di centinaia di milioni di persone sulla terra.
All’insegna dello slogan "Change Climate Change – Use your power" in Italia verranno spente le luci dei principali monumenti in oltre 50 comuni, da San Pietro al Castello Sforzesco, passando per Expo Gate
Nei cinque continenti, approfittando dell’Earth Hour, si potranno promuovere soluzioni al problema del cambiamento climatico come quella di offrire sostegno all’installazione di energia solare, di lottare contro la deforestazione e di promuovere pratiche commerciali eco-responsabili.
L’obiettivo di Earth Hour è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sull’importanza di compiere un piccolo gesto simbolico, come appunto quello di spegnere la luce, per ispirare azioni virtuose in tutti gli altri giorni dell’anno.
A partire dal 2007, anno in cui è stato istituito l’Earth Hour, sono stati mobilitati governi, organizzazioni e miliardi di persone: addirittura nell’edizione dello scorso anno, questo evento globale ha coinvolto 7.000 città in 163 paesi e ha visto l’adesione di due miliardi di persone.
In Italia, all’appello del Wwf hanno risposto fin da subito diversi testimonial come Marco Mengoni che ha scelto di supportare l’Earth Hour tanto che il suo messaggio è stato inserito nel video di promozione del Wwf.
Foto blog.londolozi.com